La specialità atletica dei 1500 metri
piani è nata negli anni '70 per rievocare le epiche corse della
famiglia Pisani all'inseguimento di un treno. La lunghezza di un
chilometro e mezzo è stata certificata dalla IAAF dopo aver misurato
la distanza fra via Saluzzo 67 – allora abitazione dei Pisani – e
Porta Nuova – stazione ferroviaria di Torino.
La partenza veniva data dalla fermata
del tram, dopo aver constatato, con sommo stupore di tutti, che
quella domenica era un giorno festivo e quindi sarebbe passato solo
un tram ogni 20 minuti. Un ultimo sguardo speranzoso per vedere se
per caso ne stesse arrivando uno – pronti! – uno sguardo
all'orologio e – via! – la famiglia Pisani partiva di corsa lungo
via Nizza. Sotto i portici intanto, i loschi truffatori del gioco
delle tre campanelle diversificavano gli affari con un giro di
scommesse su chi sarebbe arrivato primo. Sapevano bene che Cesare, il
padre, che apriva il gruppo facendo da lepre, veniva quasi sempre
raggiunto e superato alla biglietteria dove immancabilmente si
fermava. Da lì poi partiva lo sprint fino al binario. Il vincitore
apriva la porta del treno e restava con un piede sulla scala e
l'altro ancora a terra a godersi il trionfo e a dissuadere il
capotreno dal fischiare finché non fossero saliti tutti.
Molte volte si faceva il bigiornaliero:
dopo il mezzofondo del mattino, descritto sopra, c'era, a fine
giornata, rientrando dalla passeggiata, l'allenamento di fondo
progressivo, con l'inseguimento all'ultimo treno, all'ultima funivia
o, perfino, una volta in Scozia, all'ultimo traghetto.
L'uso delle gambe come mezzo di
trasporto veloce, sta diventando però sempre più raro.
Oggi le gambe vengono usate
nell'ordine:
- Per schiacciare i pedali della macchina
- Per fare footing
- Per spegnere la sigaretta
- Per correre in bagno
- Per appoggiare il giornale quando abbiamo finito di leggerlo
- Per tenere i piedi lontani dal naso e non sentirne l'odore.
A parte il quarto punto, notiamo che
l'uso delle gambe come mezzo di trasporto veloce, è ormai obsoleto.
Con un buono sforzo di astrazione mentale, però, possiamo
recuperarne la funzionalità. Voi che fate footing e che correte
sempre dal punto A al punto A, dove avete la macchina che vi aspetta, sappiate che si
può benissimo correre da A ad un punto diverso B. Non è un'onta:
non vuol dire necessariamente che vi siete dovuti fermare perché non
avevate la forza di tornare ad A ma solo che a B ci dovevate andare
(a volte accade).
Io lo faccio spesso. Inseguo aerei,
treni, appuntamenti … . A volte sudo e a B non c'è la doccia …
ripenso allora alla famiglia Pisani che tutte le domeniche rientrava
in treno dopo le due corse e la passeggiata, a quello scompartimento
e a quel buon odore di fatica …
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