Oristano, dopodomani. Mi sento
piacevolmente leggero. Sarà per la settimana di scarico, sia quella
negli allenamenti, sia quella fatta sul water. Di fatto il peso è
determinato da un bilancio di massa: per dimagrire si può,
indifferentemente, mangiare di meno o cagare di più. Se
vuoi mangiare come un maiale e non ingrassare … basta che caghi
come un elefante. Mi è venuta la “frase del giorno”
ora la evidenzio.
Ho un leggero mal di testa, forse sono
lievemente influenzato o “appuntorato” come si dice qui in
Sardegna; sento la testa ovattata ma è ovatta che ammortizza le
sensazioni: non è spiacevole, è come correre con due siringhe di
anestetico nelle tempie o forse sono solo le solite ragnatele.
Alla partenza mi guardo intorno: questa
gara è infestata. Vedo una ventina di ectoplasmi con il rosso della
maglietta dell'atletica Capoterra sfumato dal tempo. Intorno
a noi poco più
di 700 comparse rendono
colorito e vivace lo sfondo. E'
una bella giornata ma il
sole penetra fioco attraverso una sottile
foschia. Aspetto
che un colpo di vento la
porti
via e con lei spazzi via
anche i miei fantasmi
ma ciò non
accade.
I
chilometri passano veloci; sono in un gruppetto con 2-3 comparse e
una decina dei miei fantasmi. Siamo tutti lì,
appiccicati, tanto che nella foga del respiro ne inalo qualche pezzo.
Le sensazioni sono buone nel senso che non ne
ho.
Niente mal di gambe, niente
caldo né freddo; mi
sembra di sognare. Forse fumarsi
fantasmi fa questo effetto. Forse ho anche assorbito parte della loro
energia psicocinetica … mi
viene in mente un film, ma non ricordo quale … comunque,
mi sembra di volare tanto che nel finale ho la forza di allungare il
passo e, uno ad uno, staccare tutti quelli del mio gruppetto. Arrivo
in 1h18'50” eguagliando il mio primato. Dietro di me, nel giro
di una lancetta dei secondi, arrivano una decina di fantasmi; fanno
finta di non vedermi e si mettono ai lati dell'arrivo come per
aspettarmi. Poveri idioti, non sanno ammettere la sconfitta. Mi reco
al ristoro, più per abitudine di buffettaro che per vero appetito, e
allungo la mano verso un bicchiere di the caldo ma quando stringo le
dita per afferrarlo ci passo attraverso! Un brivido mi scuote
facendomi uscire qualche sbuffo di fumo … ecco, ora ricordo il
film: non era “ghostbusters” ma “il sesto senso”. Il
tempo di riprendermi dalla sorpresa, 5 minuti, e sento un gran rumore
di catene e risate; mi avvicino al gruppo dei fantasmi e mi vedo
arrivare in carne ed ossa: affannato, stanco, pesante, in una parola,
vecchio. Non riesco a trattenere una risatina di scherno e mi unisco
al coro. Uahahaha …
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