Ogni anno, a primavera, rinasciamo. Ci
lasciamo dietro una scia, un odore, qualcosa di incorporeo; ogni
anno, come una flatulenza, generiamo un fantasma. Siamo noi, non
siamo noi, poco importa; il tempo ci distacca, e, se il nostro io di
ieri o del mese scorso ci lascia ancora tracce tangibili della sua
identità con noi – un mal di gambe, dei calzini sporchi … –
quello dell'anno prima ha perso ormai ogni contatto, complicità o
simpatia con noi. Ci somiglia molto a dire il vero ma fra noi resta
solo rivalità e confronto.
Io ne ho 48 di fantasmi, per lo più
gentaglia. Cerco di evitarli ma quando ripeto delle azioni che ho già
compiuto anni prima, si presentano inesorabilmente; mi guardano,
commentano, si confrontano con me come delle vecchie comari “ah,
io, ai miei tempi ...”. E allora non c'è soddisfazione più grande
che batterli, godimento maggiore che lasciarli lì ammutoliti
dall'umiliazione. Rappresentano il passato, gli anni che passano, la
vita che scorre e forse è per questo che li odiamo, soprattutto
quando cominciano ad affollarsi così numerosi e a batterci sempre
più spesso.
Così ci rifugiamo dove sappiamo che
non verranno mai a trovarci. Inventiamo nuove sfide per tagliarli
fuori. Cento chilometri, Ironman, loro non li hanno mai fatti, non ce
la facevano quei flaccidi presuntuosi.
Io però sono stufo di nascondermi.
Come un vecchio pugile che a 49 anni ritorna sul ring con l'orgoglio
come unica risorsa, li voglio affrontare ADESSO a viso aperto, in uno
dei loro punti di forza. So che non sarà facile, alla granfondo del
Sulcis mi hanno umiliato, ma ci voglio provare. So che il 9 marzo
saranno tutti lì, ad Oristano, a guardarmi, additarmi e giudicarmi
col cronometro in mano ma non mi sottrarrò dal confronto a viso
aperto. Dovesse andare male, 3 settimane dopo ci sarà la mezza di
Assemini per la rivincita; se no, non mi resterà che aspettare la
prossima primavera, lasciarmi vestire dalla polvere del tempo e
andare, con gli amici, a vedere cosa riuscirà a
combinare quel vecchietto velleitario per farmi due risate… uuuuahahaha