venerdì 14 febbraio 2014

Libertà

Il tempo è libertà, moltiplica le opzioni. Ci dà la possibilità di fare e soprattutto di non fare un sacco di cose - per ogni cosa che si può fare ce ne sono milioni che si possono non fare. Se abbiamo tempo possiamo non fare la strada più breve dal punto A al punto B ma una delle infinite altre. Possiamo non guardare l'orologio e fare un sudoku o anche non farlo. Possiamo continuare le parole crociate anche quando abbiamo finito di defecare da un pezzo. Possiamo non mettere la sveglia e restare a letto.
La massima espressione di libertà è starsene sdraiati su un letto. In quella posizione, annullando qualsiasi azione, le potenzialità raggiungono l'apice. Si crea un vuoto totale, uno spazio-tempo assolutamente libero che può essere riempito in un'infinità di modi diversi. Ma è una libertà labile e va conservata con amorevole cura. Appena ci si accinge a fare qualcosa essa svanisce: la magia si rompe, il vuoto si riempie, il tempo libero si occupa e non è più libero, è occupato, “un momento, faccio subito … (flushhh) … tranquilli, mi ero alzato solo per mettere un po' di musica, ora è libero e me ne torno a letto”.

La noia purtroppo talvolta ci costringe ad alzarci e ci imprigiona alle catene del “fare”. Capita anche a me e spesso finisce che, schiavo della frenesia, mi ritrovo a correre nei boschi …  

2 commenti:

  1. Un bel modo anche quello di essere liberi!

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    1. Sì, bellissimo. Mi sembrava quello giusto per illustrare il paradosso che la ricerca della libertà assoluta ci costringe bloccati su un letto.

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