mercoledì 8 gennaio 2014

Il tallone

Il tallone, quando si corre, non va appoggiato; i kenioti non lo fanno. Se lo appoggi, sei un tapascione; il solo fruscìo del tallone che sfiora il suolo fa rabbrividire qualsiasi allenatore.
In bicicletta è ancora più inutile e resta, come un peso morto, appeso al blocco funzionale piede/pedale. E allora a cosa serve? Solo quando siamo fermi davanti al buffet, ci aiuta a non cadere ma basterebbe una sedia e ne potremmo fare a meno.
Chi ha la possibilità di progettare un piede, lo omette. Non c'è traccia di tallone nelle gambe artificiali di Pistorius.
Proprio per questo l'amiamo: è inutile come un panda, soffre inutilmente e, prima o poi, con l'evoluzione, si staccherà come un'unghia pesta.
Fin dall'antichità si parla del problema. Achille, è risaputo, aveva, come noi, problemi al tallone. Si è dovuto fermare e non ha mai raggiunto la tartaruga. Fine della storia. Altro che paradosso: era una banale tendinite.

Bene, diamo un po' di soddisfazione a quest'inutile sporgenza callosa: votiamola. E' già in netto vantaggio e vaneggia di rottamare gli altri pezzi: pensate, un tallone senza piede, utopia al contrario come piace oggi. Avanti talloniani, sgretoliamo il sistema! Clicca che ti passa!

4 commenti:

  1. Il Buffet!! Ecco a cosa serve!!!! :-))) Alla Homer Simpson: Mitico!

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    1. In effetti mi da stabilita' anche quando sto pisciando, ma non l'ho scritto per pudore.

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  2. Se per quello è un grosso sostegno anche quando ti nascondi dietro qualche cespuglio, per i bisognini più voluminosi. Anni di allenamento sulle "turche" in caserma...

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    1. Vero, a meno che non si riesca a cagare "en danseuse" sulle punte ... finezze da ballerini.

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