sabato 6 luglio 2013

Ironman di Klagenfurt - Il nuoto

Bump Bump Bump, il basso dà un ritmo da tachicardia che forse ricorda il battito del cuore materno negli istanti prima del parto, poi le urla dello speaker e finalmente il suono della sirena: non c'è dubbio ... sarà un lungo travaglio ma sto per rinascere "uomo di ferro"!
Ho visto la testa del gruppo partire a razzo seguita dall'enorme pancia del gruppo e, con calma mi sono accomodato nel sedere del gruppo. Dietro di noi, solo pochi atleti a formare la coda del gruppo.
Noi che nuotiamo nel sedere del gruppo siamo consapevoli delle nostre scarse qualità natatorie. Siamo come quegli spermatozoi che non hanno nessuna speranza di raggiungere l'uovo per primi; il nostro unico obiettivo è arrivare, possibilmente vivi, entro il tempo limite. Allora, anche se c'è ressa, ci si scontra ma gentilmente, ops, mi scusi, c'era prima lei ... non abbiamo nessuna ambizione di sorpasso. Mentre nella testa del gruppo si sente di nuotatori che si aggrappano alle gambe di quelli avanti per superarli, da noi no, ogni tanto ci si colpisce anche con una bracciata o una gambata, ma sono bracciate e gambate gentili, da 2-3km/h, non fanno male. Alle boe il gruppo si stringe, ed è inevitabile rallentare, ma, nuotando tutti a ranocchia, la testa fuori dall'acqua, con rispetto e con ordine, in poco tempo si gira e si può ricominciare la prossima sponda. Dopo esserci inoltrati nel lago, si deve tornare indietro per potere affrontare l'ultimo chilometro di nuoto nel canale. L'ingresso al canale non si vede! Nessuno lo vede. Il gruppo si allarga moltissimo, mi guardo intorno e vedo sia a destra che a sinistra gente che nuota molto lontano. Non sapendo chi seguire, decido di andare in direzione del sole, almeno vado dritto, penso, poi, quando capirò qualcosa, correggerò la rotta. Vedo finalmente due bandiere e, pensando che delimitino il canale mi dirigo verso di loro ma ... era uno stabilimento balneare, beh quasi quasi, una birretta sulla sdraio ... ma no, ecco la boa!
Pensavo fosse impossibile nuotare così stretti nel canale ma, dopo i primi momenti di caos, incredibilmente riusciamo a sincronizzare i movimenti: siamo come sardine e muoviamo la coda tutti insieme! Nel canale gli incitamenti del pubblico si sentono vicini anche se attutiti dall'acqua hanno un suono strano. La fanghiglia sollevata dai 2000 nuotatori passati prima di me rende l'acqua marrone e completamente opaca; in acqua non si vede niente. Si sta in fila. Le pinne girano, ma senza spingere davvero. Sembra di stare fermi ma le sponde corrono via veloci ... figo, vanno da sole! Sembra di sognare. Ma ecco la svolta, è già finita, proprio adesso che mi ero trasformato in pesce ... . I volontari tirano su i molti che, come pesci, vanno ad arenarsi con la pancia sul prato, all'uscita dall'acqua. Io no, non ne ho bisogno; il primo stadio fetale è terminato molto bene, mi sono già cresciute le gambe e riesco ad alzarmi da solo. Sono molto tranquillo e per niente stanco. Chiedo l'ora e mi dicono che sono le 8.20: ho 10 minuti di anticipo sull'ora e mezza che avevo preventivato! Forse c'è tempo per quella birretta ... ma no, non mi fermo, voglio continuare questa roba qua, è divertentissima e lo sarà sempre di più.

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