mercoledì 17 luglio 2013

Consigli per gli allenamenti - allena il tuo zombie

Alla luce dei buoni risultati ottenuti, vorrei condividere con voi qualche consiglio del mio allenatore, che sarei io, che non sono un allenatore.
Per lanciare questa nuova rubrica, parto con una grande offerta: oggi due consigli al prezzo di uno. Il primo è: ascoltate o leggete tutti i consigli e le tabelle che vi danno, sui libri, in rete, sui blog, ma non seguiteli mai alla lettera. Se non siete atleti professionisti probabilmente avete già un lavoro e quello che vi serve è uno svago, non un secondo lavoro. Lo so, questo era un consiglio un po' banale ma era quello gratis.
Il secondo è per quelli che, come me, si vogliono cimentare in gare troppo lunghe (ultramaratone, ironman):
E' inutile allenarsi per evitare di trasformarsi in zombie, piuttosto allenate lo zombie che è in voi. Sarà lui che correrà per voi la seconda metà della gara fino agli ultimi duecento metri; a quel punto tornerete voi con un bello sprint a prendervi tutta la gloria.
Il modo classico per allenarlo è il lunghissimo. Però ci sono valide alternative che ho ideato e sperimentato su me stesso:

  • Il regressivo affaticante. Fate una gara lunga (tipicamente una mezza) tirando a tutta, senza mangiare (bevendo soltanto). A fine gara il vostro zombie è pronto a uscire: è il momento per allenarlo facendolo correre una decina di km al suo ritmo (in questa fase portatevi da mangiare se volete evitare di azzannare qualche passante). Questo esercizio è utile ma può essere un po' traumatico per cui occhio ai dolorini: vesciche e dolori muscolari vanno benissimo, fanno parte della metamorfosi, se invece avete dolori a tendini o articolazioni è meglio rinunciare o rischiate che vi si stacchi qualche arto.
  • Il combinato. Fate due-tre ore in bici senza mangiare (ma bevendo) a un buon ritmo, intorno al medio - se sapete cos'è - non sto parlando del dito. Poi mollate la bici e cominciate a correre. Quando sentite che sta uscendo lo zombie, fate presto ad avviare il cronometro, lui non ne sarebbe capace, e fatelo allenare per un'oretta. Evitate gli allenamenti collettivi, creereste l'effetto "orda".

Dati alla mano (ultima ora dell'ironman), ho scoperto che il mio zombie corre a 5' al km. Niente male per un non-morto, vero? L'ho allenato proprio bene.

7 commenti:

  1. Grande! Ora so chi far correre quando non ne ho più!!! ;-)

    RispondiElimina
  2. Ne devi fare pero' di strada. Al trentesimo trovi il muro, vai "aldila'" e diventi un "running dead".

    RispondiElimina
  3. hahahahahahaah!!! fantastico!! e sono assolutamente d'accordo su tutto!!!

    RispondiElimina
  4. Scorrendo il listone iscritti della "maratonina" di Uta anno corrente, un lungo brivido ha percorso la mia schiena: ho realizzato che mi sono/ son stato/ si è iscritto due volte.
    La voce " Murgia Guido CA056 ATLETICA PODISTICA SAN GAVINO MM40" compare appunto ben 2 volte...Ora...Oltre a sottolineare ( two times) il mio status di carneade assoluto del podismo sardo, è chiaro che mi sovvengono DUE interrogativi:
    A) Un omonimia presente all'interno della mia società, della quale ero all'oscuro;
    B) Il mio zombie si è iscritto alla gara.
    Per scacciare l'incubo appena descritto, ieri mi sono adoperato in un affaticante/regressivo che ,devo dire, funziona assai: la parte più interessante è quella riconducibile alla cena post- workout : tre Ceres Strong Ale, caffè e Sambuca..un vero signore direi.
    P.S: complimentoni per il blog, spettacolo linguistico- esperenziale.
    Guido

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Guido e benvenuto. Di solito gli zombie fanno i "portoghesi" partecipando senza iscriversi sotto mentite spoglie ma, stai a vedere, che non abbiano raggiunto un nuovo livello di consapevolezza e uno status di autonomia ... inquietante!

      Elimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina