domenica 16 dicembre 2018

Giancarlo corre con noi

Foto di Tore Orrù
Oggi mi sono concesso un giorno d'idoneità e, nonostante il pettorale verde, ho ignorato i limiti di velocità e il limite dei 4.4 km dei non-competitivi, andando dritto oltre il secondo giro.
Tutte e 3 le volte che ho concluso la gara del colle (2013, 2014 e 2016), sono arrivato al traguardo in un tempo compreso fra i 36'18 e 36'38. Quell'intervallo di venti secondi è il mio tempo riservato; quest'anno me lo hanno tenuto libero e in quello spazio bianco fra la dodicesima e la tredicesima linea della classifica se lavorate con l'immaginazione, potete vedere i miei 3 fantasmi. Io però non ero lì; oggi ci ho messo 4 minuti in più. Sono partito piano e nel finale ho rallentato leggermente perché mi sentivo stanco ma mi sono impegnato, quasi allo stremo. Mancava solo l'allenamento e quei 3-4 chili in più, donano all'aspetto ma vanno pur portati in giro. Però mi sono divertito, spingendo sulla dura salita fino a sentire bruciare le cosce, lanciandomi senza paracadute nella veloce discesa e inseguendo gli altri atleti come un cane dietro la preda. Sensazioni forti, selvagge, brutalmente belle, che, d'ora in poi, ogni tanto mi vorrò concedere. Perché ci sono novità, sapete? Pare che l'anno stia per cambiare.

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