lunedì 1 giugno 2015

100 km del passatore: una lunga giornata. Prima parte

Sono sveglio nel letto. Apro gli occhi. Fuori è ancora buio. I pensieri cominciano a fluire seguendo un vago filo. … “Perché sono sveglio? Forse perché ho il naso tappato … sono settimane che ho il naso tappato, non sarà una sinusite? Come mai me ne accorgo solo ora? Comunque respirare male è un po' come stare in altura. Sono settimane che sto in altura. Probabilmente avrò l'ematocrito a mille. Sono avvantaggiato. Andrà tutto bene.”
Mi alzo e guardo l'orologio. Sono le tre. “È presto; la sveglia suonerà alle 6.50 e tutto è già pronto. Cosa posso fare? Beh, sono due giorni che ho mal di pancia, mi porto avanti con una prima cagata. È sciolta. Bene, mi sto svuotando e sarò più leggero. Sono avvantaggiato. Andrà tutto bene”
Quando mi alzo dalla tazza sento le fasce laterali dei quadricipiti che tirano. “Oggi in teoria avrei dovuto essere fresco … ma va bene così; sentire i muscoli già all'inizio mi aiuterà a non partire troppo veloce. Sono avvantaggiato. Andrà tutto bene”
Paola, Checco, Stefano, Massimo, Bruno, Giorgio … Sono tanti gli amici che incontro all'aereoporto e molti altri ci aspettano a Firenze. Anche la città ci accoglie bellissima con un sorriso solare. Ecco Francesco, Teo, Manuela, Gigi, Tore, Donatella, Efisio, Luca … c'è eccitazione. Si ritira il pettorale, si mangia un piatto di pasta al sugo in orario ospedaliero e ci si cambia.
Quasi tutti indossano scarpe, vestiti e attrezzatura selezionata per l'occasione: scarpe super ammortizzate, marsupi, antivento, bracciali … io non so se partire con la maglietta da podista o quella da ciclista. Tutto il resto è obbligato. Sono allergico allo shopping e non ho scelta. Ai piedi indosso le vecchie Lunaracer. I pantaloncini sono gli stessi che indosso a tutte le gare da 6-7 anni (se guardate le foto, capite), l'antivento è squarciato da un paio d'anni … l'unica cosa che ho acquistato per l'occasione è una lampada frontale. Ho preso quella “top di gamma” nel negozio dei cinesi di Capoterra. Ho scoperto di aver pagato 6 volte in meno del modello base di un negozio specialistico. Ci sarà un motivo? Boh, lo scopriremo stanotte …
Entro alla Rinascente, passo dribblando le commesse del reparto profumeria per cercare il cesso. Al bagno c'è la fila. Per certe cose ci vuole tempo e qui manca la tranquillità. Tiro la catena solo per farne sentire il rumore a quelli che aspettano fuori.

Ci si mette in griglia ad aspettare la partenza. Il tempo passa, si suda, la stanchezza aumenta ma il traguardo resta sempre alla stessa distanza: 100 km esatti. Non vedo l'ora di partire per far scendere quel maledetto numero. Presentano Calcaterra, il re della gara, poi Cassani, il CT della nazionale di ciclismo. I campioni sono avanti, lontani. A lato, invece, ad una decina di metri da me, riconosco Lucio Bazzana, il sessantenne che l'estate scorsa ha corso per 100 giorni e 100 notti consecutive, percorrendo circa 20000 giri di una pista d'atletica. Oddio, cosa ci faccio io qui con lui? Stringo in mano una bottiglietta Energade, in cui ho sostituito il liquido originale con zuccheri, sali e un pizzico di bicarbonato per la digestione. Avevo deciso di tenerla per non morire di sete lungo la prima assolata salita che porta a Fiesole. Non sapevo che l'avrei tenuta in pugno fino a Faenza. 
Sono le 15. Via, si parte!

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