sabato 6 dicembre 2014

I verticali e gli orizzontali

Sulla locandina di una gara di trail che vorrei correre a gennaio c'è scritto: 45 chilometri, due di più e due di meno. Per l'aritmetica 45+2-2=45 chilometri esatti. In realtà non è proprio così perché “di più” scritto “D+”, sta per “dislivello positivo”. Si tratta quindi di chilometri verticali che non si sommano o sottraggono agli orizzontali ma si incrociano con essi come in un normale cruciverba.
In qualità di “ultra-top” devo prendere confidenza con questi chilometri verticali anche perché due chilometri non sono pochi neanche sdraiati per terra; se poi li tiri su con una gigantesca erezione, fanno davvero impressione.
E allora, nei miei allenamenti, i “D+” stanno diventando un dato determinante, esattamente come il chilometraggio percorso. Invece di dire “oggi corro dieci km” dico “oggi faccio 800m D+”. Sono costretto allora a cercare percorsi su sentieri di montagna, su e giù più di una volta perché le montagne qui non sono abbastanza alte, fermandomi solo ai punti ristoro a mangiare corbezzoli e bere acqua di torrente, disturbando i daini nei loro territori e, devo dire, la cosa non mi spiace affatto.

Anzi, ne voglio di più.

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