giovedì 21 febbraio 2013

Ciao Gigi

Ieri, ho portato l'auto dal meccanico a Capoterra e sono tornato a casa a piedi, di corsa. Per rendere la corsa più piacevole ho deciso di allungare un po' passando per le montagne - Santa Lucia, Antiogus, Pauceris, monte Nieddu, S'enna sa craba, poco più di 45 chilometri di corsa in montagna. La giornata è un po' grigia, ma non piove. Non ho fretta, sono in ferie e con passo tranquillo mi godo la bellezza delle montagne, l'aria profumata e mi lascio sprofondare in un mare di endorfine. Dopo una breve pausa a Fanebas, comincio a salire verso Perrugasu e Monte Nieddu. Superata una curva vedo dei fiori a lato della strada. Mi torna subito in mente Gigi. Guardo la curva successiva e immagino lui che sbuca scendendo veloce con la sua mountain bike, il fuoristrada che sale, lo schianto. Mi viene un brivido; mi torna in mente la sua bella faccia tranquilla, la comune passione, le poche parole scambiate. Era il più forte del gruppo, ma non faceva gare, non lo interessavano. Passando accanto ai fiori, faccio un cenno di saluto con la mano. "Ciao Gigi, sali un po' su con me?" La pelle d'oca mi si appiccica addosso e mi accompagna per qualche curva lungo la salita. Poi, forte e leggero come sempre, se n'è andato.

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