lunedì 15 giugno 2020

Lo Stelvio scende a Capoterra

Se il passo dello Stelvio è a 2700m, il passo di genne soi è a 240m. Se lo Stelvio ha 48 tornanti, genne soi ne ha 3. Se lo Stelvio ha il ghiacciaio, noi abbiamo la ghiacciaia, femmina, che ci tiene in fresco le birre. Non ne farei una questione di genere. Insomma, è quasi la stessa cosa, solo più piccolo e femmina.
L’amico Gianmarco aveva deciso di partecipare alla versione virtuale della maratona dello Stelvio (https://it.stelviomarathon.it/virtualrun) percorrendo un circuito di 2.5 km con 145m di dislivello per salire a genne soi, nel parco di is olias. Facendo 17 giri, avrebbe raggiunto i 42.2km e 2500m D+ della gara originale. A differenza di quella, in cui la discesa è quasi inesistente, il suo circuito prevede altrettanto dislivello in discesa ed è quindi decisamente più duro.
Abbiamo deciso di aiutarlo nell’impresa organizzando un tavolo ristoro serio con acqua, caffè, anguria, pasticcini e, ovviamente, birra fresca una sorta di “bar Sport” ma per sportivi veri e di invitare chiunque volesse ad unirsi a lui.
Sabato, nonotante il brutto tempo, siamo una ventina a correre, su e giù da genne soi.
Gianmarco viene a trovarci ma, purtroppo, non può correre, fermato da un problema fisico ma ci sono ben altri 4 che si cimentano sulla distanza dei 42 km, portandola anche a termine e tanti altri amici ed amiche ognuno col suo obiettivo di fatica e divertimento.
Ci sono anche io, senza iscrizione, senza gps e con gli obiettivi tutti da inventare. La prima idea era di fare il giro dei bar, bevendo una birra ad ogni giro, fino a cadere a terra stremato. Poi le incombenze organizzative mi hanno fatto desistere e fino alle 9 resto ad assistere quelli che corrono. Poi parto anch’io.
Piove e decido di indossare il capo tecnico migliore, quello che lascia scivolare l’acqua senza appesantirsi, che si asciuga più velocemente, che si riscalda dall’interno, che traspira senza appiccicarsi alla pelle; allora tolgo la maglietta fradicia e resto a torso nudo con la mia pelle taglia “M”. Il ticchettio della pioggia sulla pelle nuda, il piacere di incrociare gli altri o fare un pezzo di strada con loro, di staccarli in salita, di tagliare i tornanti nelle discese, di sentire le cosce che bruciano nei tratti di salita che superano il 20% ma senza mai smettere di correre, mi riempiono di quelle sensazioni che provavo in gara e che mi hanno fatto appassionare a questo sport. Non ho obiettivi, se non quello di divertirmi a correre e il piacere dura 5 giri, fino a quando la schiena inizia a darmi fastidio nelle ripide discese e i muscoli ad irrigidirsi in salita. Allora mi fermo al bar e mi siedo dietro al bancone, non per servire ma per servirmi e scambiare 4 chiacchiere con i clienti.
Abbiamo contato circa 200 passaggi al bar Sport, facce sempre più sconvolte dalla stanchezza ma sempre più umane, sorridenti, bisognose di incitamenti, assetate di socialità. Qualcuno, anche se non ha sete, entra per scambiare due chiacchiere o solo per gli occhi dolci della barista. Anche quelli che le prime volte passavano frettolosi solo a bere un caffè o un bicchiere d’acqua, ora si fermano a ristorarsi con calma. Ormai sono clienti abituali, gente che entra con un sorriso e chiede: “il solito”, ognuno con il suo bicchiere personalizzato. Riesco a convincere qualcuno che la birra non è solo per il dopo corsa ma ha la sua ragion d’essere anche durante e i tappi volano.
Sabato lo Stelvio è sceso a Capoterra portando nuvole e pioggia, corsa, divertimento. Una corsa virtuale piena di vita reale, di birra e sudore, di contatti sociali che, pur non nella contemporaneità dell’assembramento dei classici “dopo gara”, ma diluiti e ripetuti nel tempo alla frequenza di risonanza, sono stati mezzo di condivisione e scambio, veicolando e amplificando la passione comune per la corsa in montagna. È stata, insomma, un’esperienza molto positiva e da ripetere.
Alla prossima!

1 commento:

  1. Lorenzo e stata una mattinata di sport bellissima con runners che si incrociavano da tutte le direzioni ,pioggia non ci ha impaurito ,anzi per certi versi e stata nostra amica e poi con un rinfresco così i km fatti sono stati una passegiata .grazie a tutti

    RispondiElimina