giovedì 14 novembre 2019

Buoni e cattivi

Si parla tanto di buoni e cattivi. La definizione è ovvia: se uno agisce per il “vivere bene” di sé e degli altri è buono. Chi invece agisce contro è cattivo (o fesso se non lo fa apposta). Punto. Com’è ovvio dalla definizione, più sono i “buoni”, più si vive meglio.
I cattivi sono gli egoisti, i paurosi, i rancorosi e il colesterolo LDL; i buoni invece sono gli altruisti, i generosi e il colesterolo HDL.
Tutto il dibattito su buoni e buonisti, su dove si trovino i confini dell’altruismo e se difenderli col filo spinato, sulle diete ipo e iper, sulle vene che si otturano e i coglioni che si riempiono si può ridurre ad un semplice principio etico: “se il colesterolo buono supera quello cattivo, si muore lo stesso ma si va in paradiso”.

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