mercoledì 2 maggio 2018

Correndo sotto la pioggia

Allerta meteo arancione. Oggi voglio rompere un tabù. Non esco a correre “nonostante” la pioggia ma esco a correre “proprio perché piove”. Non ho nessun programma di allenamento e nessuno mi ha chiesto di uscire. Sembra una follia ma esco a correre solo perché ho voglia di farlo sotto la pioggia. Voglio provare il gusto di buttarmi nei sentieri fradici, odorare il bosco bagnato e sentire l'acqua sulla pelle.
Non piove forte, gocciola, ma il cisto e i corbezzoli sono già fradici e basta sfiorarli che inzuppano la maglietta che mi da una slinguazzata sulla pelle. Il contatto col tessuto freddo e bagnato è fastidioso. C'è solo un modo per non bagnarsi: tirare fuori la pelliccia. Cosa c'è di meglio? Completamente impermeabile, leggera, perfettamente aderente. Sembra una follia ma dopo una breve esitazione lo faccio; nonostante la pioggia, mi sfilo la maglietta e le foglioline bagnate ora arrivano a contatto diretto con la pelle e hanno tutto un altro gusto. Fantastico! È molto più naturale, più piacevole; prima le evitavo, ora le cerco, sono dolci carezze anche se talvolta, nascondono artigli graffianti.
Il roccione bagnato vicino alla cascata è scivoloso e in un decimo di secondo mi ritrovo con la schiena a terra. Per fortuna è liscio e sono riuscito a tenere su la testa. Mi alzo a sedere, tolgo scarpe e calze e ora mi sento molto più a mio agio. È scivoloso lo stesso ma i piedi percepiscono la roccia e riescono a controllare l'equilibrio. La pozza mi chiama; è il richiamo della libertà; sembra una follia buttarsi in un torrente sotto la pioggia ma questa volta non oppongo nessuna resistenza; mi ci immergo dentro andando fin sotto alla cascata rinvigorita dalle piogge e ne approfitto per sciacquare le ammaccature. Pochi secondi di goduria e devo ripartire per non raffreddarmi troppo.
Meno vestiti indosso più mi sento a mio agio; l'acqua sulla pelle, la roccia sotto i piedi scalzi, sono sensazioni che mi sembrano subito naturali. Siamo animali. Lo sapevo già, ma in questi momenti lo sento dentro. Non siamo bestie ma animali sì, non dobbiamo scordarcelo e quando la natura chiama non c'è niente di più bello che fuggire al senso comune e abbandonarsi ad essa.

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