venerdì 26 maggio 2017

Cronache dalla poltrona - il giro d'Italia

Tattiche. Il ciclismo sta cambiando. Lo so per esperienza. Quando ero giovane, fra il 2010 e il 2012, ho partecipato ad una quindicina di gare amatoriali di ciclismo su strada, senza grandi successi ma arrivando, il più delle volte, dignitosamente, nella prima metà del gruppo. Affrontavo le salite col mio passo, senza badare alle accelerazioni. Dopo i primi 200 metri di salita, mi ritrovavo quasi sempre staccato, in penultima posizione, in compagnia di “supergentlemen” pensionati. Poi, dopo altri cento metri, gli avversari cominciavano a diventare blu e come Pac-man il supereroe, li divoravo, arrivando in cima alla salita in buona posizione. Ora, sempre più professionisti, vedi Froome o, a questo giro (tappa 9 e 18), Dumoulin, stanno copiando la mia tattica: salgono su regolari, senza seguire gli scatti per poi raggiungere i primi e, a volte, staccarli. Quando Pantani staccava un avversario, l'avversario era morto e Pantani vinceva. Ora i morti ritornano; è un po' horror ma efficace. Se, oltre alla tattica avessi avuto anche le gambe …

Obiettivi. I veri campioni dovrebbero avere un unico obiettivo: la vittoria. Nel ciclismo moderno si vedono, purtroppo, scene pietose (tappa 17) di ciclisti che fanno lavorare la squadra per difendere la nona posizione in classifica rinunciando, esplicitamente, a puntare più in alto. Mi è piaciuto molto di più, invece, l'atteggiamento di Quintana e Nibali (tappa 18), che hanno rischiato di perdere il podio per cercare di vincere il giro. Tutto per tutto. Così si fa.

Fairplay. Si è molto discusso se Nibali, Quintana e tutti gli altri dovessero o no aspettare la maglia rosa Dumoulin quando (tappa 16) si è fermato a cagare in un cespuglio nel momento cruciale della gara. Le domande che mi sono posto io sono altre. Si doveva proprio fermare, rischiando così di perdere il giro? Era meglio dimostrare di essere un vero duro e farsela nel pantaloncino o, invece, ha sbagliato a ripartire senza farsi prima un bel bidet? È più dignitoso arrivare puliti o dimostrare di non aver paura di sporcarsi? Io cosa avrei fatto? E voi?

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