venerdì 23 agosto 2013

Rientri


Mi guardo allo specchio: stamattina l'occhio è circondato da un alone grigio, la palpebra è gonfia di sonno e, anche se è aperta, forma uno gnocchetto che copre parzialmente l'occhio ... non sono le sei, sono le otto e mezzo ma questa è la faccia giusta: oggi rientro al lavoro.
Dovrei anche fare quelle analisi che mi ero fatto segnare prima di partire per le vacanze. Ieri però ho dimenticato di comprare il contenitore per le urine e sono costretto a utilizzare una scatolina di plastica per alimenti. Spero che la chiusura sia stagna ma, per sicurezza, avvolgo tutto in una bustina e metto in borsa. Dopo essere passato in farmacia a comprare l'”apposito contenitore”, torno in macchina e mentre tiro fuori il sacchettino per il travaso, metà del contenuto esce bagnando lo zaino, le mani e la copia cartacea di quel bellissimo articolo che sto scrivendo sulla tecnologia delle Fuel Cells. Pazienza, tanto non è piscio, sono le prime belle urine del mattino.
Arrivo al lavoro un po' impiastricciato ma con buone aspettative. Da quasi un mese non ho potuto controllare la mail, anche il telefonino era fuori uso e i miei tentativi di contattare il capo erano stati vani. Mi aspetto che mi aspettino, che attendano con urgenza i miei commenti ai loro commenti sul mio bellissimo articolo sulle Fuel Cells che avevo lasciato da leggere partendo dalle vacanze. Finalmente guardo le e-mail. L'unica urgenza è per la compilazione di un modulo burocratico sull'impiego del tempo. L'articolo non lo ha letto nessuno. Questo sì che è piscio. Sposto il sedere in avanti fin quasi al limite della poltroncina e comincio ad impegnarmi ad impiegare tempo.
Domenica rientro anche alle gare, spero che vada meglio.

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