sabato 3 febbraio 2018

Vittorie e sconfitte

Comunque vada, che vinca o che perda,
ne uscirò a testa alta
ma è andando a testa alta
che si pesta la merda.

Quando si va con lo sguardo volto verso orizzonti lontani si rischia di non vedere le meschinerie e di metterci un piede sopra.
Ho vinto? Sembrerebbe di sì ma resta quella sensazione di scarpa appiccicosa e il ricordo di quell'odore nauseante che mi tormentano ancora. Ho anche perso … tante energie mentali, tempo, pazienza. Ho riempito questo blog di post su argomenti noiosi. Spero che sollevare il problema delle autorizzazioni alle manifestazioni sportive non sia stato inutile e che possa servire a salvarne qualcuna. In quel caso sarà una vera vittoria, altrimenti avremo perso tutti.
Il massimo della nausea mi è venuto davanti ai barracelli armati di mitra schierati per difendere il territorio dall'invasione della festa. Poi, invece, la giornata è andata alla grande, nonostante quel fetore che però, sovrastato dal clima di festa, si è affievolito presto fino a sparire del tutto. Struscio ancora una volta la scarpa sull'erba ma è solo un riflesso condizionato. Restano solo lo sport, la salute, i sorrisi, la festa. Ho vinto, non c'è dubbio.

E ora la vita va avanti e sarà il solito susseguirsi di vittorie e sconfitte. Da quando ho smesso l'attività agonistica le vittorie invece di diminuire sono aumentate: c'è chi ha perso 3 chili, io ne ho vinti 5!

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