L’italiano è bravo a muoversi nel caos perché è capace di
giudicare le situazioni e adattarsi ad esse … o forse lo era.
Scoprite le piccole differenze fra questi due casi tipici di due mesi
fa e di oggi.
Consideriamo una
regola fissata genericamente per garantire la sicurezza di sé stessi
e degli altri. Un caso tipico è il “limite di velocità” per le
auto sulle strade.
Queste regole sono
scritte seguendo criteri generici. Per esempio, il limite è fissato
a 50km/h in presenza di un incrocio, senza valutare il tipo di
incrocio, la visiblità o altro. Ci sono poi delle situazioni in cui
il rispetto della regola aumenta il rischio di incidente anziché
diminuirlo. Per esempio, se si rispetta il limite in un tratto di
strada in cui quasi nessuno lo rispetta, si aumenta il rischio di
tamponamenti o di incidenti causati dai sorpassi che gli altri
automobilisti sarebbero “costretti” a fare per rispettare la loro
tabella di marcia.
Un cittadino può
seguire la regola alla lettera oppure fare valutazioni proprie e
non seguirla rischiando una contravvenzione. Molti
italiani, per esempio, in certe occasioni, superano il limite di
velocità perché lo giudicano eccessivamente limitante e non
proporzionato al rischio effettivo o, addirittura, più rischioso del
mancato ripetto.
Se un italiano vede
la polizia appostata per i controlli, il più delle volte avverte gli
altri cittadini per non fargli prendere la contravvenzione.
Consideriamo una
regola fissata genericamente per garantire la sicurezza di sé stessi
e degli altri. Un caso tipico è il “limite di distanza
dall’abitazione” per passeggiate e jogging.
Queste regole sono
scritte seguendo criteri generici. Per esempio, il limite è fissato
a 200 m senza valutare se ci si trovi in città, in campagna o
addirittura in un deserto. Ci sono poi delle situazioni in cui il
rispetto della regola aumenta il rischio di incidente anziché
diminuirlo. Per esempio, se si rispetta il limite in una zona
densamente abitata, il rischio di incontrare persone e favorire il
contagio è più alto di quello che si correrebbe se ci si
allontanasse verso zone meno popolate.
Un cittadino può
seguire la regola alla lettera oppure fare valutazioni proprie e
non seguirla rischiando una contravvenzione. Qualche
italiano, per esempio, in certe occasioni, supera il limite di
distanza perché lo giudica eccessivamente limitante e non
proporzionato al rischio effettivo o, addirittura, più rischioso del
mancato ripetto.
Se un italiano vede
la polizia appostata per i controlli, il più delle volte avverte la
polizia per far prendere la contravvenzione agli altri cittadini.
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