mercoledì 15 aprile 2020

Com'è cambiato il "senso civico" degli italiani nell'era covid.


L’italiano è bravo a muoversi nel caos perché è capace di giudicare le situazioni e adattarsi ad esse … o forse lo era. Scoprite le piccole differenze fra questi due casi tipici di due mesi fa e di oggi.

Consideriamo una regola fissata genericamente per garantire la sicurezza di sé stessi e degli altri. Un caso tipico è il “limite di velocità” per le auto sulle strade.
Queste regole sono scritte seguendo criteri generici. Per esempio, il limite è fissato a 50km/h in presenza di un incrocio, senza valutare il tipo di incrocio, la visiblità o altro. Ci sono poi delle situazioni in cui il rispetto della regola aumenta il rischio di incidente anziché diminuirlo. Per esempio, se si rispetta il limite in un tratto di strada in cui quasi nessuno lo rispetta, si aumenta il rischio di tamponamenti o di incidenti causati dai sorpassi che gli altri automobilisti sarebbero “costretti” a fare per rispettare la loro tabella di marcia.
Un cittadino può seguire la regola alla lettera oppure fare valutazioni proprie e non seguirla rischiando una contravvenzione. Molti italiani, per esempio, in certe occasioni, superano il limite di velocità perché lo giudicano eccessivamente limitante e non proporzionato al rischio effettivo o, addirittura, più rischioso del mancato ripetto.
Se un italiano vede la polizia appostata per i controlli, il più delle volte avverte gli altri cittadini per non fargli prendere la contravvenzione.

Consideriamo una regola fissata genericamente per garantire la sicurezza di sé stessi e degli altri. Un caso tipico è il “limite di distanza dall’abitazione” per passeggiate e jogging.
Queste regole sono scritte seguendo criteri generici. Per esempio, il limite è fissato a 200 m senza valutare se ci si trovi in città, in campagna o addirittura in un deserto. Ci sono poi delle situazioni in cui il rispetto della regola aumenta il rischio di incidente anziché diminuirlo. Per esempio, se si rispetta il limite in una zona densamente abitata, il rischio di incontrare persone e favorire il contagio è più alto di quello che si correrebbe se ci si allontanasse verso zone meno popolate.
Un cittadino può seguire la regola alla lettera oppure fare valutazioni proprie e non seguirla rischiando una contravvenzione. Qualche italiano, per esempio, in certe occasioni, supera il limite di distanza perché lo giudica eccessivamente limitante e non proporzionato al rischio effettivo o, addirittura, più rischioso del mancato ripetto.
Se un italiano vede la polizia appostata per i controlli, il più delle volte avverte la polizia per far prendere la contravvenzione agli altri cittadini.

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