giovedì 11 ottobre 2018

Giove Pluvio

La natura ha voluto celebrare il decimo anniversario dell'alluvione del 22 ottobre 2008 con i fuochi d'artificio. Per chi avesse dimenticato, è tornata a ricordarci la potenzialità distruttiva dell'acqua.

È opinione corrente che i fulmini non siano frecce infuocate scagliate sulla nostra testa da Giove Pluvio come reazione alle nostre cattive azioni. Gli scienziati non hanno trovato infatti alcuna correlazione statistica fra, per esempio, gli atti di adulterio e le precipitazioni temporalesche.
Dovremmo però essere coscienti che altre nostre azioni hanno invece conseguenze dirette sul clima. Se sono ancora gli dei che ci fulminano, i peccati per i quali ci scagliano saette sulla testa sono quindi completamente nuovi. Dio non ci punisce più se fornichiamo ma se sprechiamo, disboschiamo o consumiamo all'eccesso, sì. L'insegnamento chiave dei nuovi 10 comandamenti è “vivere in equilibrio con la natura”, che non vuol dire tornare all'età della pietra. Il progresso è parte integrante della natura umana; dev'essere però indirizzato tenendo conto dell'uomo, della natura e del loro equilibrio e non lasciato in balia delle follie dei mercati.
Il demone del mercato ci spinge ottusamente sempre nella stessa direzione anche quando si sia ben superato il punto d'equilibrio in cui si trova la situazione ottimale. Mangiare per superare la fame senza fermarsi alla sazietà ma continuare fino ad avere mal di pancia per l'eccesso di cibo, superare le necessità e accumulare oggetti senza senso togliendo tempo alla vita. Siamo ingordi e cupidi; sembra così stupido patire per l'eccesso eppure lo facciamo regolarmente. Ecco, non dovremo farlo più, non solo perché ci fa stare male ma anche perché è “peccato”, ci fa cadere i fulmini sulla testa e contribuisce a rovinare questo splendido pianeta.

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