sabato 25 agosto 2018

I grovigli logici di Salvini

In Italia, oggi, discutere di politica è sostanzialmente inutile; la fede prevale sulla ragione un po' come nel medioevo o nel tifo calcistico.
La quasi totale assenza di ragionamento, fa sì che si la propaganda politica si nutra di slogan “stupidi” che, nonostante l'evidente inconsistenza logica, hanno successo. L'arte del groviglio logico per rovesciare il bene e il male ha raggiunto l'apice con l'introduzione dei concetti di “buonismo” e di “razzismo al contrario”. L'idea che si cerca di far passare è che i buoni non esistono; esisterebbero solo gli stronzi sinceri e gli stronzi ipocriti che fanno finta di essere buoni. Meglio, allora, essere sinceramente e orgogliosamente stronzi! 
In particolare, Salvini, insieme ai suoi strateghi, ha fatto del groviglio logico un metodo di comunicazione efficace nel negare le evidenze o, almeno, nel girarle in modo che paiano accettabili a chi abbia interesse a crederci. Vediamo 3 esempi.

Il mio obiettivo è il noway australiano; nessun migrante soccorso in mare mette piede in Australia”

Prima si fa la legge, poi la si segue; è questo il naturale ordine temporale delle cose. Si seguono le regole del paese in cui si vive; è questo il naturale ordine spaziale delle cose. Quando invece il ministro dell'interno italiano decide di applicare una legge australiana, si entra in un caos spazio-temporale. Visto che qui, ormai, siamo, facciamo, allora, che ogni italiano può scegliere di seguire le leggi del paese che preferisce?

Difenderemo in ogni sede immaginabile il diritto del bambino di avere una mamma ed un papà”

Qualcuno avrà pensato che, sostenendo la dichiarazione del collega Fontana “le famiglie gay non esistono”, Salvini intendesse togliere un diritto alle coppie omosessuali. Ma sono le coppie omosessuali che hanno diritto ad avere figli o sono i bambini che hanno diritto ad avere genitori di sesso diverso? Chi ha ragione? Da una parte gli omosessuali manifestano il desiderio di pa-maternità e ne rivendicano il diritto. Dall'altra parte ci sono i neonati che vorrebbero una mamma con le tette e un babbo con i baffi ma non sanno ancora come dirlo. Per fortuna c'è Salvini che interpretando i loro vagiti, si fa paladino di quei “gne gne” e li traduce per noi in social tweet e, se imparerà a farlo, in leggi dello stato.

Meno gente parte, meno gente muore”

Il numero di morti in mare è dato, ovviamente e tragicamente, dalla differenza fra il numero di chi parte e quello di chi sbarca. Solo a parità di sbarchi, sarebbe quindi vera l'affermazione di Salvini: “meno gente parte, meno gente muore”. Purtroppo, invece di agire sulle partenze, lasciando costanti gli sbarchi, sta agendo in maniera opposta, ostacolando in tutti i modi gli sbarchi, senza badare alle partenze. Banalmente, quindi, la sua politica si può riassumere in “meno gente sbarca, più gente muore” e gli sbandierati successi in termini di riduzione degli sbarchi, se qualcuno ha il fegato di cercarli, li può trovare in fondo al mare.

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