La seconda notte è peggio della prima.
Tre serie di starnuti chiuse da una scoreggia del mio compagno di
stanza a poche decine di minuti una dall'altra mi svegliano verso le
due e fatico a riaddormentarmi. Provo con il tour ma oggi è tappa di
montagna e ogni volta che sto per dormire risuonano le trombe.
Sveglia alle 4h50. Si discute con
Gianni se sia peggio dormire con il ronfo continuo di Checco o con le
sporadiche trombe di Emanuele. La prossima volta li metteremo insieme
per fare un esperimento. Intanto preferisco tenermi le trombe.
In pullman mi massaggio le gambe e
rifletto. Non so se riuscirò a correre, le gambe sono dolenti e
fatico a scendere le scale. Oggi ci aspettano 42 chilometri con più
di 1600 metri di dislivello. Si sale in cima al Gennargentu,
non ci sono mai stato e non vorrei perdermi lo spettacolo, ma non
vorrei pagarlo con troppa sofferenza. Anche camminando dovrei
riuscire ad arrivare entro il tempo massimo di 8 ore. Provo a
partire e si vedrà.
Dimentico il pettorale in pullman. Sono
costretto a correre per recuperarlo e vedo che ci riesco. Non avendo
più nessuna ambizione di classifica, decido di provare a correre
sugli sterrati e di camminare sui sentieri per godermi i paesaggi
senza soffrire troppo.
Quando parto sono ancora lontano dall'entusiasmo ma ... |
Profumo di timo
Boschi di alberi millenari
Mufloni in corsa libera
Con i compagni di corsa si scambiano
pensieri leggeri …
Silvia vorrebbe vincere per regalare
i premi in natura a chi la sta ospitando in Sardegna.
Fonti abbondanti e freschissime
Fino al ventesimo
corricchio
Dino mi racconta delle sue
esperienze di fotografo-organizzatore-atleta.
Panorami sempre più ampi
Poi cammino.
Daniela vive e lavora a Milano
centro.
Prendo un mucchietto di neve fra le dita e me la schiaccio
sulla fronte
… poi se ne vanno avanti
Dopo la vetta, comincia la discesa. Continuo a camminare, ormai sono
un turista stanco
Gli olmi seguono da vicino il
torrente disegnandone il profilo
A 3 chilometri dall'arrivo il sentiero
sbuca in una sterrata. È troppo noioso camminare sulla strada e
riprendo a correre. Riesco ad andare anche relativamente veloce
recuperando facilmente un paio di posizioni. Raggiungo Matteo in
tempo per arrivare insieme al traguardo; ormai regredito ad uno
stadio infantile, simulo uno sprint al rallentatore. Che bello
tornare bambini!
Anche queste foto sono di Gavino Sole, grazie! |
Mucche carnivore ci osservano con la bava alla bocca
Never stop smiling on trails.
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