Ho tirato per le lunghe prima di fare
quest'annuncio perché speravo in un miracolo ma ormai siamo alla
vigilia e devo confessare. Domani mi ritirerò. Non so ancora se mi
fermerò a Borgo San Lorenzo, al 31esimo chilometro, o se avrò le
forze di salire fino al passo della Colla, al 48esimo.
In questi giorni, guardavo con sempre
minor interesse le previsioni meteo per sabato mentre cresceva
l'apprensione per l'evoluzione della situazione generale corporea. Le
forti precipitazioni si alternavano nelle previsioni a caldo estivo,
mentre raffiche di tosse e rovesci di raffreddore testimoniavano
l'avanzamento di uno stato di salute perturbato.
Ora il meteo per domani si è assestato
su una situazione di bel tempo e di normale caldo primaverile ma il
tempo buono non conta più niente.
Un gruppuscolo di microbici esseri
malefici mi ha preso martedì scorso e non mi vuole lasciare. Ho
provato anche a corricchiare sperando di metterli in fuga ma senza
riuscirci e ora ho una fiacca che lascia poche speranze: gambe molli
e fiato corto. Non sono un eroe e se anche lo fossi conserverei il
sacrificio per obiettivi più sensati, quindi, quando il fisico me lo
chiederà, scenderò dalle gambe e mi lascerò raccogliere dagli
spazzini del carro scopa. In quel cassonetto però vorrei riuscire ad entrarci
con le mie gambe.
Un po' mi
dispiace non poter finalizzare con una bella gara questa stagione
primaverile ma, avendo sempre corso con piacere, non credo di aver
buttato via niente.
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