Fra il 10 maggio dell'ultima tappa del
Sardinia trail e il 30 maggio del passatore, ci sono tre settimane:
una di recupero dopo il trail, una di scarico prima del passatore e
una di … ??. Inventarsi un piano di allenamento in un contesto
così particolare senza vere nozioni in materia, implicherebbe scelte
arbitrarie. Tanto vale affidarsi all'improvvisazione e agli istinti
velleitari. Il calendario gare offre, il 17, a Isili, il campionato
regionale trail, una gara di 19 km con circa 500m di dislivello su un
percorso bello, vario, non troppo tecnico e molto panoramico. Le
gambe si stanno appena riprendendo dalla fatica e la contrattura al
polpaccio si fa sentire ancora, per cui esito fino all'ultimo
momento. Poi decido di partecipare ma, ovviamente, solo come
allenamento.
Prima di tutte le gare e, a maggior
ragione, se sono di campionato, si studiano gli avversari, in
particolare quelli di categoria. Per me sarà solo un allenamento
però intanto vediamo chi c'è. Fra quelli forti, vedo Mario Sanna,
l'ideatore del percorso, ancora in abiti civili. “Ma oggi corri?”
Chiedo con nonchalance. “No, fra due settimane c'è il passatore …”
ecco uno con le idee chiare. Poi esamino Antonio Foddi: mi dice che
non è ancora in gran forma; anche io lo rassicuro sulla mia scarsa
competitività: “ho ancora le gambe stanche dal Sardinia trail …
sto preparando il passatore, ho il fondo ma mi manca la velocità.”
Insomma la sfida è già cominciata e, a meno di sorprese, ce la
giocheremo noi due. Volevo dire: “ce la saremmo giocata”,
dimenticavo che per me sarà solo un allenamento. Alla partenza si
corre su asfalto sotto una leggera pioggerella; mi accodo al gruppo
di testa ma corrono un po' troppo forte e mi lascio staccare: è solo
un allenamento, non devo forzare troppo. Quando la strada comincia a
salire, mi raggiunge Antonio.
L'idea di farmi un allenamento tranquillo è tramontata in quell'istante. Foto di Antonio Cuccu |
Giù all'inseguimento! Foto di Arnaldo Aru |
Foto di Antonio Cuccu |
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