Quando riconosciamo in quelli che ci
circondano il nostro stesso piacere, il godimento si moltiplica e da
personale diventa collettivo. Le emozioni rimbalzano da uno all'altro
e in condizioni particolari, quando c'è coerenza di fase, si crea
un'interferenza costruttiva che fa montare l'onda dell'entusiasmo.
La ricerca di questa “onda perfetta”
è un motore sociale potentissimo, che spinge a condividere le cose
che piacciono. È il meccanismo trainante dei social network che lo
scimmiottano con faccine sorridenti, pollici alzati, indici di
gradimento, medi sociali, anulari e mignoli … ma quando si realizza
nel mondo reale ha un gusto tutto diverso.
È
questo stesso motore che mi aveva spinto ad organizzare l'escursione
di oggi. Volevo condividere la passione e il divertimento per la
corsa in montagna con i miei compagni di squadra e condividere la
bellezza dei “miei” monti con chi li conosce poco. Il clima
grigio e piovigginoso, non ha aiutato: “Com'è
che ogni volta che organizzo un evento su facebook arriva una
perturbazione? E' quasi peggio che stendere il bucato!”
Ma
mi è bastato un momento. Quando il panorama si è aperto scoprendo
un susseguirsi di rocce e boschi, di punte e di gole a riempire
l'intero arco visivo, mi sono fermato stupefatto; si sono fermati
anche gli altri e, per qualche istante, quella bellezza ha cominciato a
rimbalzare fra di noi, che eravamo lì, oltre l'infinito.
Nessun commento:
Posta un commento