Pisolo. La sveglia suona alle 5 e 20 o
meglio, lei suonava da tempo ma ero riuscito, con una piccola
modifica al plot – un inseguimento della polizia a sirene spiegate
o qualcosa del genere – a introdurla nella colonna sonora del mio
sogno, rendendola inefficace. Manca un'ora esatta alla partenza
dell'aereo!
Dondolo. Scendo le scale barcollando.
Entro in bagno, metto il tubetto del dentifricio in bocca, ne spremo
2 cm. e comincio a impastarlo con la lingua mentre corro in camera.
Caccolo. Prima di vestirmi passo il
pigiama sotto le ascelle per asciugare il sudore della notte –
lavaggio a secco, come quando, da ragazzo, giocavo con le palline
nere antistress che mi apparivano miracolosamente tra le dita dei
piedi. Non succede più e come tutte le cose che non succedono più,
un po' mi manca.
Puzzolo. Mi vesto. Camicia e pantaloni
per fortuna li avevo preparati la sera prima e presumibilmente
nessuno andrà ad indagare su cosa ci sia sotto.
Tontolo. Passaporto e pennina con la
presentazione – ecco tutto il bagaglio. Svuoto uno zaino poi mi
rendo conto che sarebbe rimasto floscio e opto per una borsa
semirigida. Resta vuota anch'essa ma è molto professionale.
Pustolo. Sputo il dentifricio e intanto
mi guardo allo specchio … specchio specchio non c'è tempo per fare
la barba né per aspettare che l'occhio si apra del tutto. “Sei più
brutto di biancamerda” mi rivela.
Andiam, andiam, andiamo a lavorar …
esco di casa correndo. Sono le 5 e 27. Sono stato più veloce di
Martino! Mi sono preparato “in 7 minuti”. Mi torna in mente il
film “la vita è bella”:
“Biancamerda
dentro ai nani, risolvi questo enigma cervellone nel tempo che ti dà
la soluzione”.
6 e 20. Chiudo gli occhi. Una spinta da
tergo mi fa capire che l'aereo sta decollando. Il tempo a terra è
buono … e tutti vissero felici e contenti.
Nessun commento:
Posta un commento