Torino
è situata ad occidente, dove finisce la luce ed inizia la tenebra,
al vertice di due triangoli magici. Non avrei mai creduto a queste
minchiate occulte se la mia serie di esperienze negative alla
Maratona di Torino non si prestasse ad interpretazioni
probabilistico-esoteriche. Secondo queste teorie, la coda della
gaussiana, dove
si trovano tutti gli eventi altamente improbabili,
sarebbe in realtà quella di un demonio: ciò spiegherebbe il ciuffo
di peli che le spunta in fondo e le due corna che qualcuno giura di
veder spuntare dietro al picco della gaussiana.
Nel
2009, ero un giovanotto di belle speranze, in buona forma e in buona
salute. Poco dopo essermi iscritto per la prima volta alla maratona
di Torino, Satana si è presentato dandomi una zoccolata al ginocchio
e obbligandomi ad interrompere gli allenamenti. Allora non credevo al
diavolo e ho pensato ad un banale incidente. Dopo qualche tentativo
di riprendere a correre ho dovuto rinunciare alla maratona e, non
avendo ancora fatto il biglietto aereo, non sono neanche partito per
Torino.
L'anno
dopo
mi
ero
preparato
per la maratona di Torino con un certo scrupolo. Il
giorno prima della gara, l'aereo
per Torino partiva nel primo pomeriggio e in
mattinata
avevo tutto il tempo di fare una sgambatina in scioltezza intorno a
casa. Doveva
essere solo una corsetta rigenerante ma dopo
un
paio di chilometri
… zak
… sento un'incornata del diavolo dietro la coscia.
Qualche ora dopo ho preso l'aereo e domenica mattina, accompagnato da
mio padre, mi sono recato alla partenza. Ero pessimista. Ho fatto un
po' di riscaldamento ma il dolore persisteva. Sono partito lo stesso,
piano piano, provando poi ad accelerare gradualmente ma appena
aumentavo il passo il dolore cresceva. Al decimo chilometro ho deciso
di fermarmi e tornare indietro. Camminando a ritroso ho incrociato
tutto il resto del gruppo, fino all'ultimo; poi sono rimasto solo
sotto una sottile pioggerella. Ricordo il freddo, il desiderio di
pisciare e la tentazione di prendere un tram senza biglietto. Non ho
ceduto e son ritornato camminando fino al punto di partenza che nel
frattempo era diventato il punto d'arrivo e, dopo gli ultimi,
incrociati poco prima, ho visto arrivare i primissimi. Non ne ero
sicuro, ma cominciavo a sospettare qualcosa di strano. All'epoca non
conoscevo ancora il passatore e non mi ero ancora mai ritirato a
nessun'altra gara e due ritiri su due a Torino sembravano una
coincidenza molto inquietante.
Nel 2012 non ero in gran forma ma ero
comunque pronto a fare una gara dignitosa. Ero riuscito a passare
indenne anche l'ultimo allenamento: sembrava che nulla potesse più
fermarmi ma il diavolo la pensava diversamente. Ogni volta che vado a
Torino mia madre mi festeggia preparando pietanze e dolci
irresistibili. La mattina della gara non sono riuscito ad alzarmi dal
letto per il gran mal di stomaco. Qualcuno potrebbe insinuare che era
colpa mia, che avevo mangiato e bevuto come un porco ma ormai il
dubbio è diventato certezza: c'è una maledizione che grava su di me
ogni volta che mi iscrivo alla maratona di Torino.
Ieri mi sono iscritto alla maratona di
Torino 2014 e già oggi tremo. So di essere sull'orlo di un abisso,
di essere sotto il tiro di un demonio cecchino che non so dove
colpirà. Non riesco a dormire bene. Ogni volta che mi giro nel letto
sento un rumore sferragliante. Fatico a prendere sonno con
quest'armatura …
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