Perda
Pertunta è una strada che scende dagli 800 metri di punta
Cresia fino alla piana di Pula a livello del mare.
“A
questo punto dovrete però affrontare con molta cautela (o a piedi)
un primo tratto di discesa sassosa e molto ripida, con alcune
profonde ondulazioni ortogonali, che la rendono davvero insidiosa. La
discesa prosegue, sempre ripidissima, con un fondo sterrato che in
alcuni tratti si fa sassoso, in un susseguirsi di tornanti molto
stretti da affrontare con cautela (c'è il baratro). La guida è
molto impegnativa e nulla vi impedisce, di tanto in tanto, di
fermarvi un attimo a riposare e guardare il panorama, che è uno dei
più belli e suggestivi che si possano ammirare in questa parte di
Sardegna.”
Da
questa descrizione si evince che si tratta inequivocabilmente di una
discesa ed infatti è sempre in questa direzione che l'ho affrontata:
dall'alto verso il basso.
Non
si può fare una discesa partendo dal punto più basso, sarebbe
contro natura. Eppure in questo mondo perverso, c'è chi gode ad
imboccare discese dal punto d'uscita compiendo un doloroso
rituale sadomaso.
Venerdì
scorso, Andrea mi ha invitato ad accompagnare l'imprenditore Matteo
Marzotto, l'ex professionista Max Lelli e il nutrizionista della
nazionale di ciclismo Iader Fabbri, in un giro in mountain bike. Il
mio entusiasmo è scemato quando ho saputo che avrei dovuto
accompagnarli su per quella discesa; è solo per la buona causa –
raccogliere fondi per la ricerca per la lotta alla fibrosi cistica –
che ho accettato.
Sono
partito dietro a tutti per paura di infrangere il tabù; volevo prima
vedere cosa sarebbe successo agli altri. E infatti ogni tanto la
strada si ribellava facendo mancare aderenza alle ruote, riportando
così il moto verso il basso, nella direzione naturale. Iader è
rimasto vittima di una di queste trappole e per non finire in terra
ha dovuto assecondare la strada scendendo in giù per un pezzetto.
Poco dopo la strada si è rivoltata anche contro Matteo che la voleva
rivoltare, rivoltandolo a sua volta con le gambe all'aria; è lotta
dura, corpo a corpo. Si soffre, si suda, il cuore sembra scoppiare.
Anche io sono dovuto scendere un paio di volte: la strada spingeva
così forte contro la mia ruota che mi si è sganciato il pedale e mi
son dovuto fermare.
Dopo
tre chilometri di sfida continua, la strada è domata. Siamo
finalmente arrivati su in cima, soddisfatti per il successo ma
stanchi e sudati come chirurghi di Casablanca dopo un'operazione
particolarmente complicata. Ce l'abbiamo fatta: l'abbiamo rovesciata.
Ora è diventata la “salita di Perda Pertunta”.
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