E dopo pasqua, pasquetta
e pasquettina si riprende a lavorare con il ventre gonfio di pastiera
e il naso rosso per la sbronza di UV. Con gli occhi semichiusi e gli
angoli della bocca volti in su, mi sento ancora stordito dalla botta
di primavera improvvisa. Inebriato dai profumi e dai colori della
natura, carezzato da fotoni con la delicatezza di un peso massimo.
Barcollo ma riesco a trascinarmi comunque fino alla macchinetta del
caffè per il secondo round.
Ecco qualche foto del tramonto
sulla costa fra Masua e Bugerru. Forse ho sbagliato l'ora
ma almeno non c'è il dito.
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