Domenica prossima si correrà la
maratona di Cagliari. Sono ormai 4 anni che mi offro volontario per
organizzare il servizio di pacemaker, riempiendo io stesso gli
eventuali buchi nella squadra. Pacemaker jolly o, in italiano, “la
matta che fa il passo”. Quest'anno, la squadra è solida e ben
formata. Non avendo buchi da riempire, sono stato incerto fino
all'ultimo su cosa fare, poi, finalmente, l'altroieri mi sono fatto
preparare dei comodi palloncini per le 3h15 di un bel colore celeste
intonato con le mie ciabatte e con la testa ho cominciato ad
adagiarmi sul cuscino dei 4'37 al km, un bell'allenamento lungo a un
ritmo alla mia portata.
Squadra solida, dicevo. Massimo, il pacer
delle 3 ore ormai per il terzo anno di fila, solidissimo atleta da
2h40, oggi mi ha chiamato per annunciarmi che si è infortunato. La
matta dovrà essere giocata per sostituire l'asso! Ho tre giorni per
prepararmi e, non so perché, la sensazione di essere in ritardo: di
2 mesi di preparazione o di 22 secondi al chilometro. Mi toccherà
correre!
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