A
Foto di Gavino |
L'andata è andata. Col freno inibitore
tirato e la spia rossa accesa. Ad ogni passo mi stavo allontanando
dalla meta finale. Posso? Non posso? Respiro ogni tre passi, va bene
o è troppo? Posso affannarmi un po', almeno in salita? Ti prego!
Quello è Samuel, posso forzare un po' per raggiungerlo? Mi fa sempre
le feste quando lo supero … . Ma torniamo indietro nel tempo.
Appena sceso dall'auto mi fanno notare
che ho una gomma a terra. Benissimo. L'obiettivo finale dei 50 km
sarà arrivare qui a cambiare la gomma. Almeno ho un obiettivo
pratico per giustificare polvere e fatica.
Uno sparo mi ha distolto dalle
chiacchiere e, partendo dalle retrovie, ho passato i primi 5 km a
superare, salutando gli amici e trascinandomene dietro qualcuno per
un po'. Poi la situazione si è assestata e, fino al tredicesimo
chilometro, ho corso in equilibrio dinamico con un gruppetto di 5 o 6
atleti fra cui Francesco, anche lui, come me, con in tasca il
biglietto per il ritorno.
Tirando il gruppetto. Foto di Benedetto |
In volo verso il traguardo "intermedio". Foto di Franco Manca |
Mi sono cambiato, nutrito e ho
aspettato i miei compagni di avventura per il rientro. Francesco
voleva soffrire subito e non ha aspettato. Nello è partito prima di
noi per prendere un po' di vantaggio. Dopo poco più di mezzora, gli
acidi lattici avevano ormai fatto la crosticina riducendo le mie
gambe come quelle di un tavolo in mogano e finalmente ripartiamo con
Efisio e Checco, scortati da un angelo in MTB. La gloria ci aspetta …
oh beh, volevo dire la gomma.
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