Sono uscito dalle vacanze di natale con
due chili di riserve energetiche in più e, dopo quasi un mese, il
peso invece di rientrare ai 65 chili standard è aumentato ancora.
Tre chili! Forse ho la bilancia starata e quel gonfiore addominale è solo un'illusione ottica. E poi
quel rigonfiamento mi dà autorevolezza e maggiore stabilità sul divano.
Per correre però non va bene. Tre chili sono quasi il 5%: 1 minuto
in più nelle campestri, 4 minuti in più nella mezza e 9 nella
maratona!
Chiedo allora consiglio al mio esperto
interno in aggiustamento di bilance e bilanci, che alloggia in un
attico nel lobo parietale destro e ha una cognata che lavora al
ministero del tesoro.
“Non ti preoccupare, ho una strategia
semplice, articolata in 4 punti:
- Arrotondiamo per difetto. È semplice, basta non leggere l'ultima cifra: 67.9 lo leggiamo come 67 e non come 68 come qualcuno si ostina a fare.
- Chiediamo all'unione corporea di avere un chilo di flessibilità in più, altrimenti la crescita sarebbe impossibile.” “Crescita? A 50 anni?” “Sei un esperto di fisiologia, adesso? Sei tedesco, per caso?
- Le pesate le facciamo dopo aver cagato e mai prima.” “Questo lo sto già facendo!” “Bravo, continua così.
- Il peso standard dei vestiti, ovvero la tara da togliere al peso lordo per ottenere il netto, lo alziamo da mezzo chilo a un chilo. È ragionevole e nessuno verrà mai a pesarceli (certo un chilo di mutande può sembrare troppo).
Vedrai che con questa semplice
strategia riusciremo a rientrare nel peso forma formale”
“Scusa e mangiare di meno?”
“Sei pazzo? Come facciamo a correre
se mangiamo di meno? Dammi retta!”
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