2 giugno, centro commerciale “i
gabbiani”
Non ero lì apposta, giuro! Era finito
il pane. Mentre mi accingevo a prendere una “ciabatta” infarinata dal reparto panetteria, ho avuto una visione: subito dietro mi è apparso il reparto
pantofole. Mentre mi avvicinavo, un signore panciuto di mezza età si è fermato proprio lì davanti senza pudore. Forse
cercava anche lui le calzature più adatte ai mondiali di calcio. Io
ho fatto finta di niente, l'ho guardato con aria di superiorità e con
passo atletico mi sono diretto verso un reparto più dignitoso. Nascosto lì fra le mutande, ho atteso il “via libera” e, in un momento in
cui non c'era nessuno, sono tornato a guardare. Con finta
non-chalance le ho tastate ma erano troppo dure. Le unghie dei piedi, ancora nere di
rabbia, hanno detto di no, vogliono quelle imbottite di pelo. Dopo
l'atleta in infradito di Lanusei, forse il prossimo trail potrebbe essere vinto da un
atleta in pantofole col pelo.
A proposito di pelo e della mia idea di
pantofola, vi presento Schroedinger, il nuovo inquilino di casa
Pisani.
Dopo anni di insistenze, di pressioni psicologiche, di mobbing familiare, di messaggi subliminali tipo: "gatto gatto gatto gatto", Francesco ci ha
finalmente "convinti" a prendere un gattino da tenere in casa. Per
noi sarà un'avventura: finora avevamo avuto solo animali da vaschetta e
non siamo neanche riusciti a tenerli. La tartaruga d'acqua è partita
in fuga verso l'oceano. Abbiamo ancora molto da scoprire. Stasera,
per esempio, abbiamo scoperto che le palline di pelo fanno una cacca
sproporzionata.
Purtroppo Schroedinger non risponde
quando lo chiamiamo, forse perché nessuno di noi lo pronuncia
in modo corretto.
Nessun commento:
Posta un commento