Sabato – essere
E non essere. Avrei voluto partecipare al trail “tacchi
d'Ogliastra” ma avevo ancora qualche problemino intestinale e non
volevo andare fino ad Ulassai solo per concimare i boschi: ho girato
i tacchi E non ho girato i “tacchi”.
Domenica – un
compleanno speciale.
La pioggia, in
segno di rispetto ha smesso di cadere prima che scendessi dalla
macchina e si è lasciata calpestare umilmente.
I daini mi hanno
invitato a correre con loro nella libertà sconfinata di chi non ha
una strada da seguire: “la prossima volta, grazie! Oggi ho una
meta”. Seguiamo correndo la morbida striscia di terra bagnata che
apre la macchia e aggira le rocce nelle tre dimensioni. Ci si passa
la canna di endorfine e l'euforia monta.
Spettacolo “stupefacente”,
come una visione compare lei, magnifica e dolente, scolpita dal
soffio di un vento cubista, artista visionario, paziente e
perfezionista che in millenni ha modellato il suo capolavoro: la
maestosa “crabarissa”, la ragazza di Cabras pietrificata dalla
leggenda.
Al rientro
continua la festa, quella del calore e dell'ospitalità di Caterina e
dei suoi amici che offre il meglio di sé, preparando i condimenti
più gustosi e sacrificando il porchetto più tenero e saporito. Un
masso enorme è apparecchiato e non ci si alza se non completamente
sazi e piacevolmente brilli. Cosa avrebbero potuto darmi di più se
avessero saputo che era il mio compleanno, a parte qualche stanco
rituale?
Mancano solo le
candeline!
Dove hai corso? Quella roccia-statua è davvero affascinante!
RispondiEliminaPoco sopra Nughedu Santa Vittoria, a meno di 20 km da dove stavi tu!
EliminaMi ricorda qualcosa nelle campagne di Austis...
EliminaSpettacolare!!!
RispondiEliminaIl porchetto, vero? Ne approfitto per ringraziare Gavino delle foto, sono tutte sue a parte quella della stangona.
EliminaEccertu !!!
EliminaChe bel materassino di sughero !!!
Immagino il tutto sia stato innaffiato da abbondanti fiumi d'acqua vero ????
:o)))
Bravo, acqua colorata. E per noi amanti delle prove multiple, c'era, per finire, il combinato mandarinetto-limoncello-mirto.
EliminaE' vero!!! Quella roccia mi sembra che sia poco prima del parco della forestale!!
RispondiEliminaNeoneli! Giusto?! Voglio tornare!!!!!!
RispondiEliminaSpettacolo stupefacente, visione magnifica e dolente, scolpita dal soffio di rosmarino e dalla forchetta... la maestosa “porchetta", pietrificata solo nell'immaginario intestinale...
RispondiEliminaUna gita da ricordare...
Dal cubismo del granito all'espressionismo del porchetto: e' vera arte
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