Dopo tre giorni passati a
camminare fra le dolomiti di Sesto, ora sono a Vienna.
Ieri
ho visitato la “Kunsthaus”, edificio progettato da Friedensreich
Hundertwasser – fantasioso e anticonformista architetto austriaco
– e contenente un museo dedicato alla sua opera e al suo pensiero.
L'architettura dell'edificio è molto particolare e dominata dalle
linee curve. H. sosteneva infatti che:
"la
linea retta fa ammalare l'uomo perché non esiste in natura e lo
espone, di conseguenza, a uno stimolo estraneo all'organismo. Questa
linea è una minaccia creata dall'uomo stesso. Vi sono milioni di
linee, ma una sola è portatrice di morte: quella tracciata con la
riga".
A
pensarci bene, anche il moto rettilineo uniforme, quello inerziale,
non esiste se non in assenza assoluta di forze. Non in questo mondo,
quindi; la retta via porta diretta nell'aldilà.
Un
piano, che è il prodotto vettoriale fra due linee rette, allora, è
quantomeno mortale al quadrato. Peggio
di un tumore moltiplicato per un'amanita falloide. E
infatti i pavimenti delle stanze della Kunsthause non sono piani ma
ondulati:
“Il pavimento piatto
è un vero pericolo per l’uomo perché ci fa perdere il contatto
con la terra e con la natura”.
“A causa del
pavimento piano, un’invenzione degli architetti, l’uomo ha
dimenticato il rapporto naturale con la terra. Un pavimento animato,
ineguale significa al contrario riappropriarsi della dignità umana”.
Questa che per H. è
un'idea architettonica, per me è un'indicazione di percorso. La
retta via è la più breve da A a B. È quella che seguivo in gara
per vincere il sacchetto di salumi. Ora giro intorno all'albero,
salgo sul sasso o cerco il prato. L'ottimo, per me, non consiste più
nel risparmiare il tempo ma nell'usarlo nel miglior modo. E allora,
via dalla retta via!
Le mie camicie hanno le
pieghe, i miei piedi preferiscono i cammini rugosi e si stancano
prima a percorrere con passi ripetitivi le strade rette e
pianeggianti di Vienna che i tortuosi sentieri dolomitici.
Bisogna poi considerare
l'aspetto etico. Tutti i punti nel piano sono uguali,
indistinguibili; Il piano è uguaglianza ma come tutti gli eccessi di
uguaglianza è illiberale. “Esiste una ed una sola retta …” La
retta è unica, obbligata; le curve, invece, sono infinite. La
superficie curva, quindi, è libertà ...
... forse volevo solo
dire che preferisco la montagna.
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