Mi
sto muovendo poco, giusto quel tanto da far cigolare le molle del
divano.
Quando, in mezzo
al nulla, Eloise mi sussurra: "siamo arrivati a destinazione",
mi viene da pensare che forse dovevo andare proprio qui, in nessun
posto 16640.
In un frattempo,
in un frapposto. È l'unico lieto fine possibile. La felicità non è
statica ma è dinamica. Per questo non può esistere il Paradiso o,
se esiste, somiglia ad una ruota da criceto e tutti i beati lì, con
la coda all'insù e le quattro ascelle sudate, a far girare
l'economia. Preferisco rifugiarmi qui, nel frattempo, frapposto in
una piega nascosta dello spazio-tempo.
“E non hai
ancora assaggiato la mia saint honoré!”
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