Ora, finalmente, potrò riposare. La
domenica mattina potrò restare a letto rigirandomi in lunghissimi
corpo a corpo fra pigrizia e noia.
Forse avrei preferito che mi
stracciasse i certificati per poi buttarli nel fuoco; li ha
seppelliti invece in un cassetto da morto con la croce sopra. Qui
giace l'agonismo di Lorenzo Pisani. Avrei voluto dire due parole di
commiato ricordando come le gare abbiano aggiunto quel pizzico di
gusto in più alle mie passioni per la natura e per l'attività
fisica all'aria aperta. Quand'ero ragazzo sognavo di gareggiare per
confrontarmi con gli altri, a quarant'anni ho cominciato, a
cinquantadue ho smesso e ora ricomincerò a sognare e a portare fiori
su quel cassetto. Mi sarebbe piaciuto molto avere l'idoneità per una
gara d'addio per festeggiare con gli amici il pensionamento e vivere
consapevolmente l'ultima gara; ho provato a chiederlo ma mi è stato
negato anche quest'ultimo desiderio.
Ora farò delle verifiche poi vedrò
che fare. Forse le endorfine le troverò al mercato, se no proverò a
stupefarmi in altro modo. Come dice il velleitario, il segreto nella
vita è vivere il meglio possibile senza scordarsi però di
sopravvivere.
Addio ad una parte di me.
R.I.P.
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