L'ho preparata proprio bene, almeno per
quanto bene si possa preparare una mezza maratona in 24ore. Ieri
infatti ho fatto 5 giri del campo sportivo ad un ritmo fra 4' e 4'10
al km, ritmo gara auspicato che non raggiungevo da almeno un mese,
con 1 minuto di recupero fra i giri. Scopo del minuto di recupero era
cambiare le scarpe, perché oltre che un tentativo di preparare una
mezza in 24 ore, erano le scarparie: primo turno a tre e ballottaggio
finale. Hanno vinto le vecchie nike; non ho dato peso agli squarci
nella tomaia anche se mi hanno costretto a scegliere calze in tinta;
non ho dato peso neanche alla sensazione di sfregamento sull'esterno
degli alluci: so che verranno vesciche ma, ormai, ho fatto
l'abitudine e quasi quasi amicizia con le vesciche dei piedi; mi
danno sempre un po' fastidio ma mi fanno anche compagnia mentre
corro, ci parlo, le porto in giro a vedere posti … “domani vi
porto al mare”.
Foto Fabrizia Carboni |
E' la quinta volta che partecipo a
questa gara. Nelle altre edizioni sono andato sempre piuttosto bene.
Sono arrivato 3 volte fra i primi venti, 2 volte primo di categoria …
L'obiettivo quest'anno però è diverso. Considerando l'esito
dell'ultima visita medico-sportiva (link), ho 6 mesi per convertirmi
dall'atletica alle bocce, specialità “petanque”. Devo
abbandonare la velleità di andare più veloce o più lontano
possibile. Devo imparare a controllarmi per arrivare il più vicino
possibile al boccino e non importa se ci arrivo davanti, di lato
o perfino dietro, con un “accosto” classico.
Come prima cosa però devo
capire, fra tutte queste 900 bocce, qual'è il boccino. Ecco un
boccino bello liscio pelato e rotondo di mia conoscienza, Teo. No,
oggi è troppo lento. Il boccino dev'essere quell'altro che “rotola”
lì davanti. Da dietro sembrano tutti boccini, Francesco, Giuseppe
ma, appena li affianco, dichiarano che non sono loro, non oggi
almeno; Samuel, un altro boccino preferito è perfino dietro. Flavio
invece è troppo veloce … forse la petanque non fa per me.
Un atleta che non conosco mi fa i
complimenti per il blog. Ogni tanto mi succede ed è sempre un
piacere e una sorpresa. Non mi aiuta ad andare più veloce ma
migliora l'umore. Anche la serie continua di incitamenti nel tratto
di strada che ritorna verso Chia, incrociando gli atleti che ancora
corrono verso il giro di boa, ridà forza alle mie gambe indurite
dalla fatica. Dimentico la petanque e provo a dare tutto quello che
resta in queste gambe. Finisco in 1h28'13, 45esimo su 900 e terzo di
categoria su oltre 100. Il quarto si è accostato molto, restando
però 4 secondi dietro. Ottimo tiro di accosto! Allora ero io il
boccino! Lui si merita il premio alla petanque; io, per ora, mi
accontento della corsa e del podio di categoria.
Non sto più curando la mia vecchia
“guida buffet”. Una nota a riguardo però la vorrei scrivere.
Dopo 5 mezze maratone e due mezzi ironman, devo dire che la
specialità del mezzo buffet del Chia Laguna, nonché unico piatto
offerto nei 7 mezzi buffet a cui ho partecipato, ovvero la pasta
fredda con barattolo di giardiniera rovesciato sopra, sta
raggiungendo livelli di eccellenza. Questa volta la pasta non era
cruda e il tutto era arricchito, con munifica generosità, da
scatolette di tonno rovesciate sopra!
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