Il 15 maggio, a Cagliari, si correrà
la maratona. Come ormai da 5 anni, mi sono preso il compito di
organizzare la squadra di pacemaker. Per le 3 ore c'è Massimo, per
le 3h30 Francesco e Luca, tutti e tre in preparazione del passatore.
Per le 4 ore Luigi, appassionato maratoneta e appassionante
scrittore. Dopo essere incappato in una crisi correndo la maratona di
Roma, Luigi non si sentiva sicuro di farlo da solo e non avendo
trovato nessuno disponibile, ho deciso di accompagnarlo io. Per fare
la maratona in 4 ore non mi serviva una preparazione specifica ma
piuttosto, come provato 2 anni fa e raccontato sul blog qui: “strategiedella lumaca” e qui: “il re del lento” , un buon karma e dei buoni
freni. Domenica scorsa, giusto per provare le scarpe e la testa, ho
corso il primo lungo lentissimamente, 33 km in 2h50: ancora un po'
troppo veloce ma ero sulla strada giusta … senonché … ieri,
Salvatore mi ha chiamato per chiedermi se ci fosse ancora posto per
fare il pacemaker delle 4 ore, anche lui in preparazione del
passatore. Non ci ho pensato un attimo: “certo”, gli ho detto,
“così sarò libero di correrla al mio ritmo”. Forse potrei
sembrare velleitario ma ho subito pensato di provare a correrla in 3
ore. In nove giorni potrei riuscire a prepararla. Asfalto e pianura
non mi ricordavo più bene cosa fossero allora oggi pomeriggio sono
andato a correre un lungo sul lungomare di Santa Margherita: 26 km a
4'30 più 4 km a 4'10. Prova scarpe, calze, pianura, asfalto e ritmo:
tutto insieme che non c'è molto tempo. Al decimo km avevo già i
polpacci doloranti e al quindicesimo erano diventati due ciocchi di
legno; per sopravvivere, ho dovuto cambiare stile di corsa, passando
dall'appoggio di avampiede ad una bella rollata completa da
tapascione. Per il resto sono riuscito a rispettare in pieno il
programma senza dover ricorrere alla spinta di natica o alla corsa
all'indietro. Se i polpacci si aggiusteranno in tempo utile, forse,
tornando alle vecchie scarpe, potrei farcela. Certo mi mancano ancora
velocità e resistenza ma il tempo è dalla mia parte: mi restano ben
otto giorni.
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