22 gennaio 2012 – Maratonina di Pula:
1h18'50. È il mio record ufficiale definitivo. Fino all'anno scorso
pensavo che sarebbe bastato fare qualche allenamento specifico,
trovare buone condizioni climatiche, un percorso piatto e una
giornata di grazia per migliorare quel tempo ma sono ormai due anni e
mezzo che non riesco a scendere sotto 1h22'. Adesso mi rendo conto
che quel ritmo non mi appartiene più. Erano altri polmoni ad
assorbire tutto quell'ossigeno, un altro cuore a pomparlo ai muscoli
…
… aspetta aspetta aspetta … non
dirmi che ci stiamo arrendendo così facilmente! Non facciamo vere
ripetute da anni, cosa ti aspettavi che i ritmi alti tornassero da
soli mentre noi ce ne stavamo sul divano a bere birra?
Proviamoci. Sul serio però, questa volta!
Vuoi dire che dovremmo rimetterci a
fare quelle variazioni di ritmo che lasciano con il cuore nel culo e
poi, dopo due minuti, quando ancora non è rientrato nel torace,
ripartire a tutta … e quelle progressioni, che parti veloce e
quando non ce la fai più devi accelerare? Bella roba. A
che pro? Tanto
l'idea di tornare a quei ritmi
è chiaramente velleitaria e poi il tallone … e poi il cuore … e
poi qualche podio fra i cinquantenni riusciamo ad ottenerlo anche
senza ammazzarci …
Bla Bla Bla. E perché no invece?
Alziamoci dalla poltrona del “tanto non ce la farò mai”;
dobbiamo almeno provarci. Abbiamo quasi un mese per la mezza di
Cagliari, vedrai che lì riusciremo a scendere sotto 1h22', poi il
resto verrà da sé.
E sia. E ora mi
aspetta un mese d'inferno. Come mai mi lascio sempre convincere da
quel folle velleitario?
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