Il buffet. Sono qui anche per godere
del magnifico contorno che il Forte Village resort offre a tutti i
partecipanti, a partire dal buffet della sera prima.
Se non assaggiassi tutto, compresa la
decina di varietà di dolci, rimarrei col rimorso di essermi perso
qualcosa. Faccio a gara a chi riempie più il piatto con Francesco,
anche lui uno che soffre i rimorsi della fame, e aiuto la digestione
con qualche bel mezzo bicchiere di vino – mezzo alla volta, certo,
che sono un atleta e mi potrebbe far male. A fine pasto non ho
rimpianti ma mi sento un bidone e nonostante la tisana finale,
ingurgitata senza zucchero – senza zucchero, certo, che sono un
atleta e non posso esagerare con i dolci – resto appesantito. A
casa, prima di coricarmi, preparo le due borracce per la bici
aggiungendo alla fine un cucchiaino di bicarbonato per favorire la
digestione. Non immaginavo che, durante la notte, il bicarbonato
reagisse con l'integratore trasformando il contenuto di una di esse
in un intruglio frizzante.
La sveglia. La notte fra sabato e domenica scatta
l'ora legale. Gioco la solita partita a scacchi con la sveglia del
mio smartphone Qilive. “Se io puntassi la sveglia un'ora dopo e
l'orologio del telefono si aggiustasse automaticamente, invece che
alle 5 e mezza mi sveglierei alle 6 e mezza e arriverei in ritardo!”
Con una mossa degna di Kasparov, decido allora di lasciare la sveglia
alle 5 e mezza (scacco al re). Alle 4 e mezza la sveglia suona (matto
in due mosse).
Giochiamo subito la rivincita: “metto
la sveglia avanti di un'ora e mi rimetto a dormire … ma lei capirà
che mi voglio svegliare fra un'ora o è così intelligente da sapere
che ci si sveglia una volta al giorno e si programma per domattina?”
Provo a dormire ma il dubbio mi tiene sveglio … per fortuna, perché
mi sarei svegliato l'indomani. Insomma alle 5 e mezza ho già perso
due partite a scacchi col mio Qilive. Pensa quante ne avrei perse se
avessi avuto un I-phone che è ancora più “smart”!
Le sfide. Durante le ultime due settimane di
allenamento ho cercato di migliorare la velocità di corsa, per
tornare al livello dell'anno scorso ma senza successo. Già pochi
chilometri a 4'10 mi stancavano molto. La sfida con me stesso e con
le 4h55 dell'anno scorso è già persa.
Studiando l'elenco degli iscritti, ho
notato due italiani della mia categoria che partono con un ottimo
“rank” e parecchi stranieri. Anche se mancano i sardi più forti,
il primo posto di categoria mi pare quindi anch'esso irraggiungibile.
Ci sono poi gli amici da sfidare. Teo è
all'esordio e in bici, nonostante il casco spaziale, fa ancora
fatica. Francesco invece, dopo la batosta di Mallorca, mi sembra
irraggiungibile.
C'è poi un'ultima sfida. La gara vale
come campionato per i direttori di gara del circuito Challenge e
siccome sono l'unico rappresentante della squadra del Forte Village
in gara, mi hanno assegnato la cuffietta gialla che distingue i
partecipanti a questa sfida particolare. La sento pesante. In gara
con me ci sarà anche il CEO del marchio Challenge che ha un passato
nella nazionale polacca, che è sicuramente più direttore di gara e
più forte di me.
Insomma, mi aspettano quattro sfide e
tutte e quattro già perse in partenza.
Di fronte al mare, aspettando lo sparo,
continuo a massaggiarmi lo stomaco. Con la mia cuffietta gialla di 10
chili e tutti quei sassi nel ventre, probabilmente andrò a fondo.
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