...
ora che sono ritornato
nel
mondo reale, ricomincio a pensare alle questioni che erano rimaste
sospese nei
giorni magici di
Mallorca.
Una
in particolare mi
incuriosisce.
PSA
totale:
6.76
= 25% di probabilità
di tumore alla
prostata.
“Non
potrebbe
essere la
bici,
dottore? Possiamo
rifare
le analisi
dopo l'ironman?” Il dottor Buffa sembra scettico, ma riesco
ad ottenere un secondo appello: esame
del sangue da ripetere
5
giorni dopo l'ironman.
Probabilità,
lotteria, sospensione,
attesa.
Ritardo
ancora
l'iscrizione
al
triathlon
del
Forte Village;
non
ha
molto
senso prendere
impegni
per il futuro. Non sono preoccupato
però; il
25% di probabilità
di tumore sono un ottimo 75% di probabilità
che non ci sia niente. Poi, anche se ci fosse, nella
maggior parte dei casi, il tumore è
benigno. Per qualche istante però
la
prospettiva si inverte: da “probabilmente non ho niente” a “forse
ho un tumore” portandomi a considerare la realizzazione della
condizione peggiore. Non ci casco, non serve a niente preoccuparsi e,
nell'attesa conviene di gran lunga l'incoscenza. L'unica
azione
che
compio è
comprare
un sellino per
la
bici
col
buco in mezzo. Intanto
i
pensieri sono altri
e si
vive, alla grande, partecipando all'ironman di Mallorca. Poi,
al
rientro, si ricomincia
a pensare.
Cinque giorni senza
bici,
con la
prostata
tenuta
come
una
principessa
su
cuscini di piume per
portarla
all'esame
di
riparazione
nelle
condizioni migliori. In
caso di conferma del risultato dell'analisi precedente, più
che il 25% di probabilità
di tumore, temo la certezza di dover fare visite ed esami fastidiosi.
Dopo
il prelievo, c'è ancora
una
settimana
di
attesa
per
l'esito e
quasi mi scordo di ritirarlo.
Ecco
il risultato finale della lotteria:
PSA
totale: 2.32. “Era solo una prostatite” dice il dottore.
Bene.
Ora mi posso iscrivere al medio del Forte Village. E mi sento così
forte e così vivo che proverò a vincerlo
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