Manca meno di una settimana. La
velleità di guadagnarmi la qualificazione per i mondiali di Kona è
tramontata prima ancora che riuscissi ad immaginarla a colori.
Infiammazioni varie, insieme ad una solida pigrizia, mi hanno infatti
tenuto ben lontano dalla condizione perfetta che mi sarebbe servita
per migliorare il risultato di due anni fa e provare a puntare la
prua verso le isole Hawaii. Ma non importa, non è che ci tenessi
particolarmente. Ecco invece cosa immagino ...
Grazie alla partenza “rolling” nel
nuoto potrò far valere i miei valori reali e mi metterò con gli
ultimi, quelli gentili e tranquilli, le casalinghe e i vecchietti e
partiremo tranquilli guardando il fondale e i pesci nell'acqua
trasparente. Arriveremo tutti insieme sulla spiaggia, un po' stanchi
ma senza affanno. Gli amici e il me stesso di Roth saranno tutti
avanti, ma li lascerò allontanare con un sorriso.
Monterò su una bici rinnovata: per
carità, niente super telaio aerodinamico cazzuto, ruote a razze …
ma un nuovissimo sellino con un bel buco per accomodare gentilmente
la prostata. Arriverò alla salitona del km 110 con ancora l'energia
sufficiente per spingere sui pedali, sentire l'ossigeno fluire nei
muscoli, superare qualche vecchietto e, dopo essere sceso dolcemente
fino alla seconda transizione, correrò con la solita leggerezza sul
lungomare di alcudia e, alla fine, mi sdraierò sulla spiaggia per i
prossimi due giorni.
Insomma, mi immagino una gara senza
sofferenza, come fatta in anestesia totale. Giuro che non ho preso
allucinogeni; forse sono solo stanco.
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