13
agosto
– Dopo Londra, le mie
vacanze proseguono con una settimana in trentino, in val di Non.
Avevo nostalgia delle dolomiti e ho approfittato della loro vicinanza
per andare con Flavia, mia madre, a camminare sulle magnifiche creste
del Latemar. Dopo la salita e un tratto di sentiero impegnativo, non
particolarmente difficile ma esposto su baratri micidiali, mi sono
rilassato lasciando andare le gambe giù per la discesa. Non so se
sia stata la tensione o la corsa in discesa, ma alla fine avevo le
gambe a pezzi. Il giorno dopo faticavo a camminare, mentre mia madre
si muoveva con leggerezza. Io, un cosiddetto “uomo di ferro”,
sono stato distrutto da una passeggiata con un'ultrasettantenne.
Oggi, 2 giorni dopo, ho ancora i
muscoli dolenti al punto da non riuscire a scendere le scale senza
aggrapparmi alla ringhiera.
Dietro la tenda del bagno, la sera,
metto tutto il necessario per cambiarmi senza svegliare nessuno e
uscire in bici la mattina dopo, alle prime luci dell'alba. Oggi, come
ieri, mi sono alzato per ultimo e i dolori muscolari mi hanno
costretto a lasciare lì, dietro la tenda del bagno il cambio per la
bici, sempre pronto in attesa di tempi migliori.
PS. La settimana in trentino è finita.
In sette giorni, oltre alla passeggiata micidiale descritta sopra,
sono riuscito a fare 5 ore di allenamento in bici. Il mare non l'ho
trovato. E intanto, Mallorca si avvicina.
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