Dati
2014 del ministero della salute: 4 i positivi nell'atletica
leggera (237 atleti controllati in 39 eventi)
I
controlli sono pochissimi. Su un milione di praticanti di cui 200
mila tesserati FIDAL, in un anno ne sono stati controllati 237. La
probabilità di farla franca è altissima e questo è evidente a
chiunque pratichi l'atletica amatoriale. Io, per esempio, in 10 anni
di intensa attività agonistica non sono mai stato controllato. Fra
questi 237, 4, ovvero quasi il 2%, sono risultati positivi. Sono
numeri troppo piccoli per poter fare stime precise, però bastano per
farsi un'idea. Fra i 150 partecipanti alla marcialonga del fagiolo 3
potrebbero essere dopati. L'avreste mai detto?
Chi
sono? Principalmente, informa il ministero, maschi ultraquarantenni
(come me). Andando a curiosare fra gli ultimi casi, trovo altri
elementi in comune, fra cui una pagina FB (come me) con molti
“amici”. Uno non sapeva o se sapeva dormiva. Rivela: “cado
dalle nuvole! Chiederemo le controanalisi” (quindi non ha preso
niente) “ma posso già dire che sono terapie a cui mi sono
sottoposto, prescritte, per problemi di allergie e per cicatrizzare
una ferita alla mano” (cosa? Quello che non ha preso?) Non ha visto
la scritta “doping” o se l'ha vista non l'ha capita e non su una
ma su ben due scatole diverse! C'è gran confusione là fuori. Doping
dopong, cattiveria o idiozia? Il beneficio del dubbio si scioglie in
un bicchiere d'acqua da assumere prima dei pasti.
L'ultimo
caso, pur non vivendo in Sardegna, ha ben 31 “amici” fra i miei
amici FB sardi. Del resto se mi avesse chiesto l'amicizia non gliela
avrei negata: non faccio l'esame delle urine prima di accettare
amicizie; se mi si fosse presentato sotto falso nome in canotta e
pantaloncini, probabilmente avrei accettato anche l'amicizia di Totò
Riina. Lui aveva l'ego un po' giù e voleva iniettarsene una dose ma
ha letto male la scritta sulla scatola e si è ritrovato con epo nel
sangue, 4 anni di squalifica e l'ego ancora più giù. “Quando un
leone è ferito, finitelo perché se si riprende so caxxi!! a buon
intenditor poche parole!!” Scrive. Doping dopong. Cattiveria o
idiozia?
Insomma, assomigliano molto ai tagliatori (link), o ai millantatori, quelli che si allenano per 21 km collinari a 3'02. Motivazioni? La salsiccia del premio (come me!) e, soprattutto, i pollici in su – l'autostop di facebook. Tutte vittime dei pollici di FB. Quanti ancora ne dovranno cadere prima che qualcuno si decida a fermare questa strage? Per tenere sotto controllo il problema del doping amatoriale, propongo di liberalizzare il pollice e distribuirlo gratuitamente.
PS.
L'identikit del dopato mi somiglia molto; maschio, ultraquarantenne,
pagina FB, sacchettaro. Il primo difetto è una tara congenita, il
secondo mi è venuto una dozzina d'anni fa e non riesco ad uscirne. Per quanto riguarda gli ultimi due, garantisco, a
mia difesa, che salsiccia e bottiglia di vino li ho sempre
messi nello stomaco e mai su FB.
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