Passo con cura il filo intermentale fra
i gangli, con leggeri movimenti rotatori, per togliere gli ultimi
sedimenti di dubbio. Provando a seguire il filo logico dei bruchi per
trovare vie d'uscita a labirintici sentieri, ero finito invischiato
nel filo e nel mal di gambe, immobilizzato come una crisalide; poi,
finalmente farfalla, mi preparavo a volare ma, ahimè, l'obesa
“lymantria dispar” non spicca il volo ma resta lì, bella bella,
con le alette aperte e l'ombelico di fuori ad aspettare un maschio.
Sul filo camminavo, in perfetto
equilibrio fra equilibrio e follia, poi uno starnuto e son caduto,
non so più da quale parte, finendo tra i fili della rete di
salvataggio o imbozzolato in una camicia di forza.
Ora seguo tracce sui fili della
ragnatela del web: Restonica trail, Trans D'Havet, altimetrie
affilate come denti di squalo che affondano nelle cosce, poi
l'Ultratrail Gallura e il Supramonte Seaside.
Appeso al filo attendo un colpo di
vento che mi porti ad infestare altrove, non so dove.
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