Ieri sera, ad una presentazione
commerciale di materassi e letti che ho organizzato per racimolare
qualche spicciolo per la società di atletica, l'informatore ha
esordito dicendo: “un terzo della giornata lo passiamo al lavoro,
un terzo è tempo libero e l'ultimo terzo dove lo passiamo?” “Nel
letto” ha risposto il pubblico attento. “E allora perché
spendiamo tante attenzioni e soldi per migliorare la qualità del
lavoro e del tempo libero mentre trascuriamo completamente la qualità
del dormire?”
Io, che ero già stanco, ho azionato il
transponder del cervello ritrasmettendo tutta la presentazione su una
frequenza leggermente diversa. Ecco il messaggio che ho ricevuto.
“Il cibo entra nel nostro corpo,
transita nell'apparato digerente, e poi?” “Esce” risponde il
pubblico attento. “E allora perché alla qualità della fase di
ingresso dedichiamo manuali, reality show, mentre la qualità della
fase di uscita è completamente trascurata?”
Da quel semplice ragionamento,
l'informatore ha cominciato a proporci i vantaggi di copritavolette
in cashmere per ottimizzare la qualità delle feci, tavole del water
anatomiche con comodo leggio per appoggiare le parole crociate ...
per finire offrendoci un “sistema water” che potevamo portare a
casa con comode rate di 98 euro al mese ... “quanto spendete al
mese per mangiare? 300 euro? Ecco, cagare bene vi costa meno di un
terzo”.
È stata una serata veramente
istruttiva.
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