Sono sveglio nel letto. Apro gli occhi.
Fuori è ancora buio. I pensieri cominciano a fluire seguendo un vago
filo. … “Perché sono sveglio? Forse perché ho il naso tappato
… sono settimane che ho il naso tappato, non sarà una sinusite?
Come mai me ne accorgo solo ora? Comunque respirare male è un po'
come stare in altura. Sono settimane che sto in altura. Probabilmente
avrò l'ematocrito a mille. Sono avvantaggiato. Andrà tutto bene.”
Mi alzo e guardo l'orologio. Sono le
tre. “È presto; la sveglia suonerà alle 6.50 e tutto è già
pronto. Cosa posso fare? Beh, sono due giorni che ho mal di pancia,
mi porto avanti con una prima cagata. È sciolta. Bene, mi sto
svuotando e sarò più leggero. Sono avvantaggiato. Andrà tutto
bene”
Quando mi alzo dalla tazza sento le
fasce laterali dei quadricipiti che tirano. “Oggi in teoria avrei
dovuto essere fresco … ma va bene così; sentire i muscoli già
all'inizio mi aiuterà a non partire troppo veloce. Sono
avvantaggiato. Andrà tutto bene”
Paola, Checco, Stefano, Massimo, Bruno,
Giorgio … Sono tanti gli amici che incontro all'aereoporto e molti
altri ci aspettano a Firenze. Anche la città ci accoglie bellissima
con un sorriso solare. Ecco Francesco, Teo, Manuela, Gigi, Tore,
Donatella, Efisio, Luca … c'è eccitazione. Si ritira il pettorale,
si mangia un piatto di pasta al sugo in orario ospedaliero e ci si
cambia.
Quasi tutti indossano scarpe, vestiti e
attrezzatura selezionata per l'occasione: scarpe super ammortizzate,
marsupi, antivento, bracciali … io non so se partire con la
maglietta da podista o quella da ciclista. Tutto il resto è
obbligato. Sono allergico allo shopping e non ho scelta. Ai piedi
indosso le vecchie Lunaracer. I pantaloncini sono gli stessi che
indosso a tutte le gare da 6-7 anni (se guardate le foto, capite),
l'antivento è squarciato da un paio d'anni … l'unica cosa che ho
acquistato per l'occasione è una lampada frontale. Ho preso quella
“top di gamma” nel negozio dei cinesi di Capoterra. Ho scoperto
di aver pagato 6 volte in meno del modello base di un negozio
specialistico. Ci sarà un motivo? Boh, lo scopriremo stanotte …
Entro alla Rinascente, passo dribblando
le commesse del reparto profumeria per cercare il cesso. Al bagno c'è
la fila. Per certe cose ci vuole tempo e qui manca la tranquillità.
Tiro la catena solo per farne sentire il rumore a quelli che
aspettano fuori.
Ci si mette in griglia ad aspettare la
partenza. Il tempo passa, si suda, la stanchezza aumenta ma il
traguardo resta sempre alla stessa distanza: 100 km esatti. Non vedo
l'ora di partire per far scendere quel maledetto numero. Presentano
Calcaterra, il re della gara, poi Cassani, il CT della nazionale di
ciclismo. I campioni sono avanti, lontani. A lato, invece, ad una decina di
metri da me, riconosco Lucio Bazzana, il sessantenne che l'estate
scorsa ha corso per 100 giorni e 100 notti consecutive, percorrendo
circa 20000 giri di una pista d'atletica. Oddio, cosa ci faccio io
qui con lui? Stringo in mano una bottiglietta Energade,
in cui ho sostituito il liquido originale con zuccheri, sali e un
pizzico di bicarbonato per la digestione. Avevo deciso di tenerla per
non morire di sete lungo la prima assolata salita che porta a
Fiesole. Non sapevo che l'avrei tenuta in pugno fino a Faenza.
Sono le 15. Via,
si parte!
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