Siamo a settembre. Il 30 maggio Lucio è
entrato in quella pista e ha cominciato a girare. Ora è ancora lì.
Le 24 ore d'aria nel cortile di quella prigione forse mi farebbero
rimpiangere una buona cella. O forse no. I miei dubbi rimangono,
l'angoscia anche ma mi devo togliere il cappello di fronte a tanta
determinazione. Con i suoi 201 giri quotidiani fra poco arriverà a
20 mila giri e 8 mila chilometri.
Una rivoluzione in fondo non è altro
che un giro. Che Guevara ne ha fatte un paio, Lucio Bazzana 20 mila.
La mia bocca aperta non riesce a dire nient'altro e inghiotte il
moscerino. Poi esce solo un saluto.
Hasta siempre Lucio!
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