Perché la chiamate “chiocciolina”?
Parliamone.
Quando, oltre vent'anni fa,
un vecchio compagno di liceo mi aveva dettato il suo indirizzo di
posta elettronica, avevo scritto, sull'agenda, “chiocciolina”
tutto per esteso. Ricordo che mentre lo stavo scrivendo lui mi
guardava in modo strano ma senza dire niente. Più tardi ho capito il
motivo di quello sguardo e mi sono un po' vergognato anche se non ce
n'era motivo. Per me quel simbolo era ed è “at” o, in italiano
“su”, breve ed esatto.
Perché, mentre il mondo
cerca di risparmiare tempo e neuroni riducendo al minimo parole e
concetti, si dovrebbe usare quel termine smisurato? E perché proprio
chiocciolina? Chi ha visto una chiocciolina in quello scarabocchio,
secondo il test di Rorschach, potrebbe essere uno psicopatico.
Facciamo, allora, che ognuno dà la sua interpretazione a quel
simbolo e la usa come dicitura. Io, per esempio, in quel simbolo ci
vedo uno stronzetto arrotolato o un uovo fritto. E voi, cosa ci
vedete? Mandatemi un'e-mail con le vostre risposte all'indirizzo
“pisanilorenzo65 stronzetto gmail brufolo com”
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