Mi sono iscritto alla
non-competitiva della "Curri Murera", per correre in compagnia su un
percorso piacevolissimo, avere stimoli per fare 11 km (il mio nuovo
record stagionale) e, soprattutto, vedere amici e rientrare, sia pure
dalla porta di servizio, nel piacevolissimo ambiente del podismo
amatoriale.
L'allerta meteo, per
fortuna, si risolve in una scoreggia. Il rischio è, però, che con
troppe allerte scoreggia, poi, quando arriverà la “fase
condensata”, la si lasci passare: “prego, prima i gas”.
Metafora bestiale. Pur sapendo di non essere il più lento, sono
partito dal fondo del gruppo; senza peto non competo e solo quando
ho avuto strada libera ho iniziato ad aprire il gas e superare.
Raggiungo Bruno, a cui avevo promesso di accompagnarlo in
gara, e andiamo via regolari sull'argine e poi in
pineta, superando atleti partiti troppo veloci. Gli ultimi 2 km gli
chiedo di aumentare il ritmo per finire il suo allenamento mentre io
continuo, adagiato al mio comodo 4'40, soddisfacente per la
situazione e per la non-competizione. Mi trovo in mezzo alla lotta
per il podio dei 65enni ed è bello vederli che ce la mettono tutta e li incito tutti e tre. In vista
del traguardo, non faccio lo sprint; sollecito un applauso del
pubblico che generosamente me lo concede e mi diverto a riceverlo. Mi
chiedono il nome e mi dicono che sono arrivato secondo della
non-competitiva. Mi fa piacere, ma non ho nessuna intenzione di
salire su quel podio, non voglio togliere il piacere a chi se lo
meriterebbe di più. Sarebbe incoerente, competere ad una
non-competitiva. Andrebbe premiato l'ultimo che ha dimostrato di
essere il più non-competitivo. A meno che la non-competitiva sia la
competizione riservata ai non-idonei. Diversamente competitiva. Mi
vergognerei a salire, togliendo la medaglietta a bambini, casalinghe e pensionati.
Intanto, con Bruno e Diego, facciamo un bagno al mare che, con
allerta scoreggia, sembra ancora più bello. La bandiera rossa
sventola anche se non è ancora scoppiata la rivoluzione. No grazie,
dirò, premiate il quarto al posto mio. Non ci salirò, lassù. Mi
vergognerei troppo. Poi sono ancora tesserato come agonista. Non mi
chiameranno nemmeno e, se anche lo facessero, capirebbero subito il
mio rifiuto e …
Ha vinto il ragazzino! Foto di Arnaldo Aru. |
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